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Ujfalusi: “Mai stato un giocatore aggressivo. Chiedo scusa a Messi”

Daniele Mari

«Mi dispiace. Chiedo pubblicamente scusa, non era mia intenzione». È il ‘mea culpà di Tomas Ujfalusi all’indomani dell’entrata-killer ai danni di Leo Messi nella sfida fra Atletico Madrid e Barcellona. La ‘pulcè è...

«Mi dispiace. Chiedo pubblicamente scusa, non era mia intenzione». È il 'mea culpà di Tomas Ujfalusi all'indomani dell'entrata-killer ai danni di Leo Messi nella sfida fra Atletico Madrid e Barcellona. La 'pulcè è uscito dal campo in barella e oggi la stampa spagnola ha parlato di «Messicidio», condannando all'unanimità il fallo del difensore dell'Atletico. Gli esami effettuati oggi dalla stella 'blaugranà hanno evidenziato una distorsione ai legamenti laterali, interno e esterno, della caviglia destra. Escluse lesioni ossee, ma nonostante ciò Messi dovrà saltare almeno 2 partite. Ujfalusi ha convocato una conferenza stampa per scusarsi: «Non era mia intenzione, volevo prendere il pallone ma ho avuto la sfortuna di calpestargli la caviglia. Prima però ho toccato il pallone e dalle immagini si vede. Ma non ho potuto fermarmi e sono finito sulla sua caviglia», si giustifica l'ex giocatore della Fiorentina.

Le immagini della caviglia gonfia di Messi hanno fatto il giro del mondo: «La verità è che le foto pubblicate oggi dai quotidiani sono spaventose». Il ceco non è ancora riuscito a scusarsi personalmente con il giocatore del Barca: «Non ho parlato con lui. Ieri ho cercato di farlo ma, è normale, Leo era furioso. Oggi gli ho mandato un messaggio dal telefono del Kun (Aguero, ndr) chiedendogli scusa». La brutta entrata su Messi è costata il cartellino rosso ad Ujfalusi: «Delle decisioni dell'arbitro non posso parlare, la mia è stata un'entrata dura e bisogna accettare la decisione. Nel video si vede che tocco il pallone prima della caviglia -ripete-, l'arbitro è libero di dire ciò che vuole, ma non sono mai stato un giocatore aggressivo».