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Gli sono sfuggite la sua seconda Champions League e una storica tripletta, ma dopo la finale di Madrid Louis Van Gaal non rinnega nulla di ciò che ha fatto, e torna a osservare che il suo Bayern Monaco e l'Inter di Josè Mourinho hanno priorità diverse quando scendono in campo. «Abbiamo perso, ma ho stretto la mano ai miei giocatori perchè mi sento orgoglioso di loro - spiega il tecnico olandese -: non va dimenticato che noi abbiamo scelto uno stile di gioco che è molto difficile, ma più spettacolare da vedere per il suo pubblico. Il rischio è di perdere, perchè attaccare è difficile che difendere». Con il suo ex allievo Mourinho «ci siamo scambiati i complimenti - rivela Van Gaal -: Credo che l'Inter abbia vinto anche perchè è un diritto vincere con quella squadra. Comunque devo dire che in quel modo è più facile vincere». Insomma, i nerazzurri si sono difesi troppo secondo l'allenatore dei tedeschi, che invece non accetta la critica di un giornalista che nota come abbia cambiato poco o nulla dopo lo svantaggio. «Forse dovresti venire a Monaco e parlare un pò con me, forse impareresti qualcosa», sorride sarcastico l'olandese, che non enfatizza più di tanto l'assenza dello squalificato Ribery. «È troppo facile dire che ci è mancato dopo una sconfitta, ma non si può negare che contro un avversario con lo stile di gioco come l'Inter l'assenza di giocatori creativi come lui pesa». Hanno pesato quanto temeva, invece, le invenzioni degli attaccanti interisti. «Sapevamo che Milito e Sneijder potevano essere decisivi e così sono andate le cose - ammette - Il nostro stile di attacco non ci ha permesso di creare opportunità e di conseguenza abbiamo perso. La Champions è un trofeo eccezionale, ma comunque abbiamo già vinto campionato e coppa di Germania, quindi la nostra è stata una grande stagione»
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