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E' un libro aperto, Javier Zanetti, nella sua intervista al Corriere dello Sport: "Come è cambiata la mia vita dopo il ritiro? Ho ancora la fortuna di lavorare per l’Inter, di rendermi utile per questa fantastica società che è diventata la mia famiglia. Quando sono arrivato qua da ragazzino, non pensavo di fare tutto quello che ho fatto e ringrazio Moratti e Thohir per i grandi momenti che mi hanno permesso di vivere. L’emozione del ritiro della mia maglia lunedì è stata solo l’ultima di una lunga serie di notti da ricordare.
Quante possibilità abbiamo di centrare l'Europa? Noi non abbiamo tante alternative: dobbiamo provare a vincere le prossime 4 partite e poi vedere quello che succederà. Il calendario non è facile perché troveremo la Lazio, la Juve, il Genoa e l’Empoli, ma è necessario crederci.
Inziamo con la Lazio? Partita difficilissima perché la formazione di Pioli sta disputando un campionato fantastico e sta mostrando grande continuità. Ha elementi in grado di fare la differenza e non è in corsa per il secondo posto a caso.
Secondo me quanti sono gli scudetti della Juve? Calciopoli è una pagina tristissima del calcio italiano, ma sono passati ormai diversi anni. In questo periodo sono state dette molte cose, ma la verità, quello che è successo, è sotto gli occhi di tutti. Anche se qualcuno vuole far finta di perdere la memoria... Il calcio italiano da allora è ripartito ed è giusto pensare al futuro. Noi siamo fieri e orgogliosi della nostra storia, come la Juve è fiera della sua. Di certo, però, non si può far finta che non sia successo niente"
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