Josè Alberti, navigato mediatore e grande esperto di mercato a Calciomercatonews.com ha con un po' di rammarico rivelato i mancati colpi dei club italiani, che in questi anni si sono fatti sfuggire talenti come i vari Aguero, Falcao e per ultimo Lucas Moura:
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Alberti: “All’inizio nessuno mi crede, poi chiedono scusa. Ecco dove andrà Cavani…”
Josè Alberti, navigato mediatore e grande esperto di mercato a Calciomercatonews.com ha con un po’ di rammarico rivelato i mancati colpi dei club italiani, che in questi anni si sono fatti sfuggire talenti come i vari Aguero, Falcao e per...
In Champions ha esordio con una doppietta Oscar. Lei lo conosce bene avendolo seguito attentamente da tempo. Cosa ci può dire dei talenti sudamericani che si stanno affacciando sul calcio europeo?
Guardi: io ho 70 anni, un’esperienza non indifferente e so riconoscere bene quali sono i talenti soprattutto provenienti dal sudamerica. 6 mesi fa avevo parlato di Oscar e tutti mi prendevano in giro, come così era anche successo con Douglas Costa. Adesso sono diventati due giocatori molto importanti. Dopo quando vengono fuori sono tutti bravi a dire di trovarsi davanti a dei fenomeni irraggiungibili per il calcio italiano. Oscar, Douglas Costa, lo stesso Lucas Moura potevano essere presi molto prima. Questa è inesperienza! Come si fà ad ad anndare nei paesi sudamericani e non trovare questi fenomeni? Oscar diventerà senza dubbio un fenomeno. Stessa cosa per Dybala del Palermo che se in 2 anni mette 5/6 kili di massa muscolare può diventare un grande giocatore.
Quindi lei valuta errata la politica italiana sull’acquisto dei giovani?
Poi mi parlano dei problemi del calcio italiano: se non prendi i giocatori in tempo, questi sono i problemi. I direttori sportivi non ti stanno a sentire! Ti dicono: si, a 16/17 anni è già un fenomeno? Lì in argentina magari sono già titolari, e non nel campionato di Turchia, ma in quello argentino che è un campionato difficile! Poi un’altra pratica totalmente errata è questa: se uno va prendere i giocatori in Sudamerica, non è possibile fargli fare in una giornata, già da subito 5 ore di allenamento. Loro, in sudamerica magari sono abituati a fare 1 ora e mezza al giorno, è normale che scoppino! Bisogna farli prima abituare al nostro modo di allenamento. Pian piano si va aumentare il carico finché raggiungono una buona preparazione fisica.
Ci può fare qualche nome di giocatori che lei sa siano stati vicini all’Italia?
4/5 anni fa l’Inter ha avuto la possibilità di prendere Aguero, lo avevano trattato già con la società. Io lo avevo proposto io anche al Napoli e mi sono sentito dire: “Alberti, ma a 17 anni come pensi che questo possa fare bene in Italia?”. Aveva 17 anni ed una corporatura forse non ancora pronta, ma se uno è forte e sa fare i gol a cosa conta il fisico? Ed è stata un’altra occasione persa. Bisogna trattare e prendere, un fenomeno va preso e basta! Non che poi si dice: “Lo trattavamo anche noi!”. Una cosa è trattare ed altra cosa è prenderli i giocatori. Altro esempio, Lucas: all’epoca costava 15 milioni, 20 massimo. Avevamo, insieme al mio socio Coppola, anche offerto alla Roma Radamel Falcao quando era al Newell’s old Boys, Higuain. 4/5 anni fa. Di questi giocatori avevamo le procure per l’Europa, ma in Italia non hanno voluti prenderli. Ed ora guardate che giocatori sono diventati…
Lei conosce bene Carlitos Tevez. Cosa è successo di preciso a gennaio in quell’avvicendamento tra Milan ed Inter.
Tevez lo volevano prendere sia il Milan che l’Inter. Tevez però, io lo sapevo, doveva e voleva andare all’Inter. Poi a Rio De Janeiro si incontrarono Joorabchian e Galliani e cambiarono un po’ di cose. Lui comunque diceva: “io non voglio andare al Milan perché sono tutti brasiliani, voglio l’Inter dove trovo i miei connazionali ed amici”. Ed era stato ad un passo dall’Inter. Cosa ha bloccato il suo passaggio all’Inter? Ricordate Claudio Ranieri, durante quel ciclo vincente di 7 vittorie di fila? In conferenza stampa gli avevano chiesto: “Sappiamo che state trattando Tevez, cosa ne pensa”. E lui aveva detto “Io consiglio la società di non prenderlo perché con il suo carattere potrebbe rovinare lo spogliatoio, non essere utile alla squadra”. Tu sei pazzo!? Non si può dire una cosa del genere di un giocatore della caratura di Tevez! Tevez così ha deciso che all’Inter non sarebbe andato ed aveva deciso di puntare sul Milan. Il resto è storia recente. Credo che però Tevez un pensierino al campionato italiano ce lo faccia sempre, lo conosco e ne sono certo. Quando dico le cose alcuni mesi prima nessuno mi crede, poi sono costretti a chiedermi scusa. Le dico un’ultima cosa: Cavani a gennaio va via dal Napoli. Va al Chelsea, lo scriva...
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