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Bianchetti: “Ho scelto lo Spezia perché è una grande piazza. All’Inter guardavo…”

Francesco Parrone

“Ho scelto una piazza calorosa, che sa caricarti. E’ stato un anno carico di emozioni, esordio in B e in massima serie e poi un Europeo straordinario”. Il volto nuovo in casa Spezia risponde al nome di Matteo Bianchetti,...

"Ho scelto una piazza calorosa, che sa caricarti. E' stato un anno carico di emozioni, esordio in B e in massima serie e poi un Europeo straordinario". Il volto nuovo in casa Spezia risponde al nome di Matteo Bianchetti, difensore classe ’93, reduce dallo splendido Europeo Under 21 giocato in Israele e chiuso con un sorprendente secondo posto, proprio con il tecnico Devis Mangia in plancia di comando. Subito aggregato al gruppo aquilotto attualmente in ritiro nella Capitale, Bianchetti si prepara al suo esordio con la maglia bianca: "Grazie per il benvenuto, sono arrivato ieri a Roma e l’accoglienza di compagni e staff è stata calorosa, mi hanno da subito fatto sentire uno di loro. Sono contento, avevo parlato di questa opportunità con Leali, mio compagno nelle giovanili nazionali e con alcuni ex compagni di squadra come Rivas, Ceccarelli, Carrozza, Ferrari. Mi hanno parlato di una piazza molto calorosa, che sa come caricarti, esigente, che ti esalta e questo è stato molto importante nella mia scelta. Ho esordito in Cadetteria un anno fa al entrando negli ultimi 5 minuti; ricordo che vincevamo, ma i tifosi spezzini non smettevano di cantare e di la squadra, molto bello. Esordio in A? Quest’anno contro il Sassuolo; in quel momento pensi solo ad andare in campo e fare il massimo, i pensieri arrivano dopo, insieme a tutte le emozioni. Era il mio sogno sin da piccolo, ma ho ancora 20 anni e la strada è davvero lunga; è questo lo spirito con cui arrivo a vestire questa maglia, migliorarmi e dare il mio contributo alla squadra per raggiungere traguardi importanti.

Tipo di giocatore?Penso di essere bravo a leggere le situazioni; ai tempi dell’Inter era un piacere studiare e allenarmi vicino a Samuel, un vero campione; ho cercato di imparare quanto più possibile. Non sono ‘cattivissimo’ in campo, ma di certo non mollo mai, non lascio nulla al caso".

Ritrovi misterDevis Mangia: "Ci conosciamo da molto con il mister, dai tempi della Primavera del Varese;  c’è fiducia e stima reciproca. Gli Europei? Abbiamo giocato un torneo straordinario, nessuno pensava potessimo arrivare in finale. La differenza contro la Spagna l’ha fatta l‘esperienza; loro avevano giocatori con 40-50 partite in Champions League, mentre noi vantavamo presenze sporadiche. Di certo abbiamo pagato cara l’inesperienza, contro giocatori di grande tecnica che ci hanno punito ad ogni errore. Ma davvero nulla non abbiamo nulla da recriminare. La fascia di capitano? Sono solo che onorato e orgoglioso; è di certo la fascia più bella di quelle vestite, anche a livello giovanile; rappresentiamo il nostro Paese e questo ci carica di responsabilità; puntiamo alla qualificazione europea".

Il primo impegno si chiamaMilan: "Andiamo a giocare al Meazza, il tempio del calcio. E’ una gara secca, contro un avversario di grande blasone, ma non partiamo sconfitti. Andiamo lì per giocare la nostra gara al meglio; quello che può succedere in 90-120 minuti è imprevedibile. Ci saranno a supportarci tantissimi tifosi aquilotti e questo ci carica ancor di più, ci teniamo a far bene".