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Catania: Lo Monaco si dimette. Pulvirenti: “Poteva parlarne con me anziché andare in sala stampa”

Alessandro De Felice

E’ stato come un fulmine a ciel sereno la notizia della conferenza stampa straordinaria dell’amministratore delegato, Pietro Lo Monaco. Infatti dopo l’offerta d’acquisto della Salernitana e le successive dichiarazioni del presidente Nino...

E’ stato come un fulmine a ciel sereno la notizia della conferenza stampa straordinaria dell’amministratore delegato, Pietro Lo Monaco. Infatti dopo l’offerta d’acquisto della Salernitana e le successive dichiarazioni del presidente Nino Pulvirenti, Lo Monaco non ha accettato lo sfogo del numero uno etneo ed ha rassegnato le dimissioni: “Una conferenza stampa era doverosa dopo le dichiarazioni del presidente Pulvirenti, apparse su tutte le testate. Era necessario mettere i puntini sulle i ad una situazione che è stata riportata dai giornali in maniera leggera. Visto che il presidente mi chiede di prendere una posizione, lo faccio: mi dimetto da amministratore delegato del Calcio Catania. Le sue parole mi hanno profondamente ferito. Probabilmente ha dimenticato dieci anni di vita in comune. Ha detto che non sapeva nulla della trattativa per la Salernitana ma non è vero. Era al corrente fin dal primo momento. Non ho mai pensato di andarmene in Campania, dato che mi sento siciliano dalla testa ai piedi. Vivo in Sicilia da 40 anni. I miei affetti sono qui e non ho intenzione di lasciare questa terra. Dire che io sto preparando la strada per andare in Campania è un’eresia che mi fa soltanto ridere. Avere letto certo frasi attraverso i giornali non mi è sembrata una cosa corretta. Fino a ieri ero io il presidente. Da domani toccherà a lui. In questi anni di occasioni ne ho avute molte, ma non ne ho mai preso in considerazione nessuna. Sia chiaro, comunque, che non lascerò mai la squadra subito. Farò in modo che la società abbia il tempo di trovare le alternative. Il mio sarà un defilarmi progressivo. Lavorerò con la stessa determinazione con la quale ho lavorato in questi anni, così da non lasciar la squadra in un momento così delicato com’è il calciomercato. Quindi, mi concederò un periodo di riposo dopo tanto tempo in trincea. Se arriva qualcuno al posto mio, mi metterò a sua disposizione per facilitare il passaggio di consegne. Non è accettabile che mi si dia in pasto alla gente. Io a Pulvirenti vorrò bene sempre, questo non si cancella. Ho chiuso il mio rapporto col Catania perché il Presidente ha voluto così. Anche se ci fosse uno scellerato dopo di me, il Catania non potrà mai fallire. Non è una cosa facile per me. C’è tanta gente che insieme a me ha camminato in questa avventura. Io ho fatto le funzioni di Presidente, mentre Pulvirenti quelle del patron. Io non posso essere trattato come un semplice impiegato. Abbiamo deciso insieme di avviare una collaborazione con il Milazzo, nonchè abbiamo provato ad allacciare rapporti con una squadra all’estero: di questo nessuno ha avuto nulla da recriminare. Comunque, se prima decidevo da solo, d’ora in poi chiederò l’ultima parola al presidente del Catania“.Ieri il presidente del Catania, Antonino Pulvirenti, intervenuto a Sky Sport 24, ha replicato alle dichiariazioni dell’amministratore delegato, Pietro Lo Monaco: “Poteva parlarne con me anziché andare in sala stampa. Io della vicenda Salernitana al di là di quanto ha detto Lo Monaco io non ne sapevo nulla. Quando lui ha fatto un fax alla Salernitana sono rimasto di stucco. Adesso non so se questa frattura si ricomporrà, il problema è suo. Tutti sono utili e nessuno indispensabile. Delle dimissioni ne prendo atto, ma vorrei capire cosa vuole fare Lo Monaco. Tutto si può sistemare perché dieci anni insieme non si bruciano in giorno. Ci vedremo e ne parleremo. Per il momento  sono amareggiato per quello che è successo oggi. Io mi aspettavo che lui manifestasse il suo malessere a me e poi avremmo chiarito. Lo Monaco è un bravo dirigente ed è importante per il Catania. Qualsiasi presidente non se lo lascerebbe scappare. Ci sono le possibilità di fare pace e da questa crisi si può uscirne rafforzati. Io non ho cercato un sostituto perché ritengo che le dimisisioni di Lo Monaco sono a tempo e la scadenza devo deciderla io. E’ una situazione difficile, dopo dieci anni si può ricomporre o ricominciare ognuno per conto proprio. Comunque resteremmo in buoni rapporti, Lo Monaco è un grande professionista. C’è il tempo per ricomporre la faccenda, fino a quando non troverò un sostituto. E io non lo sto cercando. Aspetto mi chiami“.