Per alcuni giocatori l'allenatore diventa quasi un padre. Nella storia del calcio é successo diverse volte, mai in maniera così eclatante come nell'occasione che stiamo per raccontarvi. Michael Essien, appena sbarcato a Madrid, ha salutato velocemente Mourinho in aeroporto (che si stava imbarcando per andare a seguire il Manchester City, la prima rivale in CL), ha fatto le visite mediche e poi via con la prima conferenza stampa da galactico. Dopo un paio di domande si é subito capito che Mourinho per Essien rappresenta molto piu di un allenatore. «Stai bene fisicamente?» gli hanno chiesto: «Benissimo: non tradirei mai il mio daddy né un grande club come il Madrid». E poi: «Daddy mi ha chiamato, ed eccomi qua». «Fare il terzino? Io gioco dove decide Daddy. A parte in porta, per lui gioco ovunque». Scusa, ma perché lo chiami daddy? «Perché è così che lo considero. Mi ha portato al Chelsea, ci capiamo al volo, quello è il termine più appropriato». Mou, uno decisamente Speciale. Da oggi potete chiamarlo anche così. Il Daddy.
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E dopo The Special One Mourinho diventa…
Per alcuni giocatori l’allenatore diventa quasi un padre. Nella storia del calcio é successo diverse volte, mai in maniera così eclatante come nell’occasione che stiamo per raccontarvi. Michael Essien, appena sbarcato a Madrid, ha...
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