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inter allestero
Era arrivato in Italia risvegliando grandissime aspettative. Questo nonostante la sua ultima stagione non avesse confermato quanto sperato dal debutto sorprendente. Le etichette sono pesanti, soprattutto a 17 anni. Ma al Milan l'entusiasmo per essere riusciti a mettere le mani sul nuovo Henry serpeggiava, visto il battage pubblicitario innescato al suo arrivo. Mbaye Niang, invece, si è fatto conoscere in Italia più per le bravate, che sul campo. Dalla guida senza patente alle notti in discoteca. Ora Niang rischia di chiudere la sua avventura in rossonero, come scrive Di Marzio nel suo sito. "Il ragazzo potrebbe lasciare Milano già a gennaio. A una condizione: il Milan lo cederebbe soltanto a titolo definitivo, ovvero la stessa formula con cui l’ha preso ad agosto dal Caen."
Alessandro Grandesso, giornalista che segue il caclio francese, aveva riportato un mese fa le parole di Philippe Tranchant, che lo aveva formato con la squadra U19 del Caen: “Mbaye è un enigma da un punto di vista mentale ed è stato ceduto per effetto speculativo. Avrebbe dovuto imparare qualche regola prima e giocare magari qui un altro anno da professionista. Il fatto è che si è messo fuori gioco da solo, manifestando un atteggiamento di superiorità del tutto fuori luogo”. Parole che non suonano esattamente come una raccomandazione.
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