«Adesso è presto per dire se resto al Milan. Di queste cose voglio parlare solo dopo il 20 luglio, della mia squadra non sto seguendo neppure il mercato. Sono venuto un Sudafrica per questo progetto benefico della Nike e per tifare Brasile suonando la mia vuvuzela». Lo ha detto Alexandre Pato, uno dei grandi esclusi della nazionale brasiliana, a margine di un evento del suo sponsor, la Nike, che oggi ha donato quattro campi di calcio, due in erba e due in Astroturf, alla comunità di Soweto, che li utilizzerà per far svolgere attività a più di ventimila bambini della mega-township nera di Johannesburg. «Anche se Dunga non mi ha chiamato, - ha detto Pato - sono felice di essere in Sudafrica, perchè sono venuto per questa iniziativa. Questi campi di calcio faranno divertire e leveranno dalla strada tantissimi bambini». Intanto fuori dall'impianto Nike, che dopo i Mondiali passerà in gestione alla comunità di Soweto e alla federcalcio sudafricana, si è svolto un corteo del 'countdown' del mondiale, al quale hanno preso parte gruppi di centinaia di abitanti della township, che sventolavano bandiere e suonavano le immancabili 'vuvuzelà. Anche a Soweto, quindi, l'entusiasmo per l'imminente inizio di Sudafrica 2010 è alle stelle.
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PATO GELA IL MILAN: “RESTO IN ROSSONERO? E’ PRESTO PER PARLARNE”
«Adesso è presto per dire se resto al Milan. Di queste cose voglio parlare solo dopo il 20 luglio, della mia squadra non sto seguendo neppure il mercato. Sono venuto un Sudafrica per questo progetto benefico della Nike e per tifare Brasile...
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