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inter primavera
Instagram @topalovicluka_
Tra le tante note positive arrivate in casa Inter dalla sosta per le Nazionali ci sono anche le prestazioni di Luka Topalovic: il centrocampista sloveno è stato ancora una volta protagonista con la sua Nazionale, letteralmente trascinata alla fase élite delle qualificazioni per l'Europeo U19. Un rendimento da vero e proprio leader assoluto per il classe 2006, che in nerazzurro fin qui ha mostrato solo sprazi del suo talento.
Arrivato a Milano questa estate, proveniente dal Domzale, Topalovic si è portato in dote anche grandissime aspettative: già stella del suo club, dove era una colonna della Prima Squadra, veniva indicato da molti come uno dei giovani più interessanti dell'intero panorama internazionale. Questo anche grazie a quanto mostrato nelle Nazionali giovanili: dopo aver fatto parte del giro dell'U19 da sotto età, da agosto in poi Luka è diventato il faro della selezione del ct Anton Zlogar: capitano, numero 10, libero di svariare in ogni zona del campo. I numeri sono da top assoluto: 6 gol nelle ultime 7 partite, inclusa la doppietta segnata ieri nel 2-1 contro il Kazakistan che è valsa il passaggio del turno.
Con la maglia dell'Inter, invece, Topalovic non è ancora stato così devastante. E tutto questo è abbastanza normale per un ragazzo di 18 anni alla prima esperienza lontano da casa: nuovo Paese, nuova lingua, nuovi compagni di squadra, nuovo calcio. Zanchetta lo ha impostato fin da subito come mezz'ala nel centrocampo a 3, insistendo molto sulla fase di non possesso palla e sulla parte tattica: un lavoro necessario per trasformare Luka in calciatore "vero", pronto per confrontarsi con realtà più competitive rispetto alla Slovenia.
Ora, dopo un periodo di ambientamento caratterizzato da 13 presenze e 2 gol fra campionato e Youth League, ma anche di tanti alti e bassi, Topalovic è chiamato a prendere per mano anche l'Inter: i vertici nerazzurri credono ciecamente nelle sue potenzialità, il suo percorso milanese è solo all'inizio.
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