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Pura formalità, rara situazione per un quarto di finale di Champions League. Ma Real-Apoel di ieri sera al Santiago Bernabeu è servita solo per far divertire spettatori e tifosi, dato che dal punto di vista della qualificazione era già tutto chiuso dopo lo 0-3 dell'andata in favore dei mardidisti.Nessun turno di riposo per Cristiano Ronaldo che, di ginocchio, realizza il gol dell'1-0. Raddoppio di Kakà con uno splendido destro sul palo lontano che incanta persino Mourinho in panchina. Il Real molla un po' i pappafichi e ad inizio ripresa l'Apoel prende coraggio e accorcia le distanze con il brasiliano Manduca, per la gioia dei 4.000 tifosi giunti da Cipro per questo storico appuntamento. Ci pensa poi CR7 a ristabilire le distanze con suo gol numero 49 (sì avete letto bene) in stagione, una punizione splendida che toglie la polvere dall'incrocio dei pali. 4-1 del giovane Callejòn (5° golper lui in Champions). Ancora l'Apoel a segno su rigore per il 4-2, grazie a Estebàn Solari, fratello dell'ex Real e Inter Santiago. Chiude i conti Di Maria con un lob che sorprende il portiere belga ma di origini catalane Urko Pardo. Ora per il Real ci sarà il Bayern e la storia sarà ben diversa.
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