Intervenuto ai microfoni di Tuttosport, Diego Abatantuono, comico e tifoso del Milan, ha commentato così il KO dei rossoneri in Coppa Italia contro l'Inter:
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Abatantuono: “KO nel derby di Coppa? Al Milan mancavano 6 titolari. E non siamo l’Inter che…”
Diego Abatantuono, comico e tifoso del Milan, ha commentato così il KO dei rossoneri in Coppa Italia contro l'Inter di Conte
«Sta sotto gli occhi di tutti. Intanto ci mancavano sei titolari, poi per colpa di quella testa di cavolo di Ibra, siamo rimasti in inferiorità numerica, e a quel punto, è normale che come coprivi il campo prima, poi non è stato più possibile. Anche in quell’occasione, Pioli è stato bravo negli innesti, ma c’è da dire una cosa ben chiara: noi non siamo l’Inter, non abbiamo il loro organico e la nostra panchina è troppo corta, mentre Conte ha a disposizione un gruppo da paura».
Ma adesso al Milan sono arrivati Tomori, Mandzukic e Meite.
«Sì d’accordo, ci saremo anche rafforzati in alcuni reparti, però ciò che intendo io, quando si parla di rafforzare una squadra, mi riferisco all’acquisto di grandi nomi, giocatori eccellenti, a cui tutte le squadre fanno il filo. Con tutto il rispetto per i nostri nuovi giocatori si intende, però al Milan, manca ancora una presenza predominante».
Perché Ibrahimovic non le basta?
«Ibra è uno dei giocatori più forti che ci siano nel panorama calcistico. Su questo non ho dubbi. Però, come sa, fino ad ora per un motivo o l’altro, non ha giocato sempre, e anche quando lui non c’era, il Milan comunque ha disputato buone gare e anche vinto. Insomma, ciò che intendo, è che se la società acquistasse un altro fuoriclasse, allora potremo pensare, concretamente in grande. Il problema, lo ripeto, rimane la panchina troppo risicata, e noi, dall’inizio dell’anno fra Covid e infortuni, non siamo mai riusciti a giocare con la formazione titolare».
Sarà, ma tanto viaggiate alla grande in classifica...
«Sicuramente la squadra sta facendo ancor meglio dei pronostici, ha un bel gioco e poi, quel fenomeno di Pioli, sa sempre come districarsi dai problemi, conosce le caratteristiche dei suoi ragazzi e crea sempre un gioco ineccepibile. Siamo fortunati ad avere un tecnico del genere, lo reputo fra i più bravi di tutti, e poi vale la persona che è, cioè una persona per bene. Un uomo da emulare».
Tutto bene dunque...
«Sì, certo, però parliamoci chiaro, questo è un campionato anomalo, più avvincente per gioco, dell’anno scorso, abbiamo almeno sei, sette antagoniste che ci daranno del filo da torcere. Ripeto, l’Inter di Conte non scherza affatto con i campioni che ha, poi c’è la Juventus che fa un ottimo gioco, anche se non è guidata da un allenatore di esperienza, poi ci sono Roma, Napoli, Lazio, Atalanta, che oltre ad essere messe bene in campo, hanno degli allenatori molto capaci; com’era, per intenderci, la Juventus con Sarri, che reputo fra i migliori tecnici al mondo».
Ma Abatantuono, in sincerità, crede che il suo Milan possa vincere lo scudetto?
«Porsi degli obiettivi importanti, serve ad avvicinarti a questi, però ripeto, dietro a noi abbiamo squadre troppo brave, che possono farci lo sgambetto in ogni secondo. Certo, noi cercheremo di raggiungere il massimo, anche se, in questa corsa, vedo favorita l’Atalanta di Gasperini».
Intanto bisognerà vincere un’altra gara contro il Crotone.
«Dobbiamo metterci il massimo impegno, non commettere ingenuità come contro l’Inter, e poi seguire i suggerimenti e le disposizioni di Pioli. Gara delicata, per la posizione degli avversari, che non possono permettersi di perdere ancora, ma noi dobbiamo dare il meglio, e rimanere ai piani altissimi».
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