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Agnelli: “Calciopoli?Molti aspetti ancora da chiarire. Gli scudetti sono 30 perchè…”

Francesco Parrone

Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli,in un’intervista alla BBC è tornato a parlare di Calciopoli e della fatidica Terza Stella: “Lo scudetto rappresenta un nuovo inizio. Quest’anno abbiamo avuto venti giocatori nuovi e...

Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli,in un'intervista alla BBC è tornato a parlare di Calciopoli e della fatidica Terza Stella: "Lo scudetto rappresenta un nuovo inizio. Quest'anno abbiamo avuto venti giocatori nuovi e solo due del 2006: Buffon e Chiellini. Del Piero? Lui fa parte della storia della nostra società, è un monumento e lo sarà per sempre. Lui è come Boniperti e Platini". Il Milan? Berlusconi mi ha fatto i complimenti. Così anche Galliani, anche se a denti stretti...".

Sulla Champions: "Bisogna anche guardare all'aspetto finanziario. Se prendiamo il Barcellona, il Manchester United e il Real Madrid, parliamo di tre squadre che fatturano circa 500 milioni di euro, o il Bayern che fattura circa 350-400. Questi quattro club non sono in una serie tutta loro, ma in questo momento sono sicuramente più forti di noi. Tutti gli altri club si aggirano circa sui 200-280 milioni, una situazione dove siamo stati anche noi. Dopodiché si tratta solo di scegliere la gente giusta e i giocatori giusti e, a quel punto, sei pronto per giocartela".

Questione Terza Stella: "Se si torna indietro al 1905 quando abbiamo vinto il primo, o al 1923, o agli anni '30 quando ne abbiamo vinti cinque consecutivamente, e li metto tutti insieme uno ad uno, io ne conto trenta. Inclusi, ovviamente, anche quei due scudetti. E sono convinto che tutti i giocatori della Juve, anche quelli che ora sono avversari come Ibrahimovic, li sentono loro".

Calciopoli: "Le sensazioni dell'estate 2006? Che posso dire: eravamo in paradiso, e siamo stati gettati all'inferno. Ora siamo tornati in paradiso. Io in quel momento sentivo di aver vinto il campionato. Poi l'Italia ha vinto il Mondiale con 5-6 giocatori della Juve in campo. È una storia complicata, difficile da riassumere in poche parole. Ma penso che molti degli aspetti legali debbano ancora essere chiariti. È non c'è un giudizio definitivo".