"Non parliamo di innovazione, si tratta di copiare quello che gli altri fanno bene e farlo anche noi. Il passaggio in seconda squadra è utile per la Juventus, ma anche per la sostenibilità poiché si creano giocatori in casa. Poi si danno giocatori alle Nazionali. Parliamo di Miretti e Fagioli all'esordio, ma anche di 7-8 giocatori in pianta stabile in Under 20". Così il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, alla tavola rotonda organizzata dalla società bianconera a Torino sul tema 'Le seconde squadre in Italia e in Europa, modello per il futuro?'.
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Agnelli: “Juventus più sostenibile anche grazie alla seconda squadra. In 3-5 anni…”
"Si tratta di copiare quello che gli altri fanno bene e farlo anche noi. Il passaggio in seconda squadra è utile per la Juventus"
"Le seconde squadre sono importanti e le abbiamo percorse con tenacia, fin dal mio arrivo nel 2010 - ha continuato Agnelli -. Ci è voluto un elemento di discontinuità per realizzarle. Abbiamo tentennato anche noi",- ha sottolineato Agnelli ricordando che "i giocatori quell'anno non capivano cos'erano, essendo abituati ai prestiti. Dopo qualche sconfitta sono andato al campo e ho detto a loro che rappresentavano la Juventus, che il valore è Juventus. È un pezzetto di crescita. Le richieste che vengono fatte è di estendere i fuori quota, ma non sono formative. Così siamo arrivati alla costruzione di un progetto che sapevamo ci avrebbe portato i suoi frutti dopo 3-5 anni".
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