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Tribunale Federale: “Manovra stipendi, Agnelli cercò di nascondere i debiti della Juventus”

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Il Tribunale Federale Nazionale ha pubblicato le motivazioni della sentenza che ha inflitto all'ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli
Marco Macca Redattore 

Il Tribunale Federale Nazionale ha pubblicato le motivazioni della sentenza che ha inflitto all'ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli, 16 mesi di inibizione e 60mila euro di multa nell'ambito delle indagini sulla manovra stipendi. Riporta Calcio e Finanza:

Juventus Agnelli

"... Quanto alla manovra stipendi 2019-2020, […] costituisce dato di fatto oggettivo che la stessa abbia avuto quale effetto immediato e concreto di evitare l’appostazione in bilancio di costi e/o debiti per circa 90 milioni di euro, onde non può dubitarsi della contrarietà di siffatto modus operandi al principio contabile di competenza economica e, conseguentemente, anche della violazione del principio di par condicio con le altre società consorelle della Lega Nazionale Professionisti Serie A in punto di equilibrio economico finanziario (...)".


"Deve evidenziarsi quanto all’apporto causale del dott. Andrea Agnelli, come peraltro esposto in apertura di udienza dal Procuratore Federale, la piena consapevolezza dello stesso in ordine alla situazione economico-finanziaria della società. […] È di tutta evidenza come l’effettiva situazione economico-finanziaria sia ben nota al Presidente del C.d.A., costantemente informato e aggiornato sullo stato dell’arte. Ed è altresì evidente l’identità di scopo e di modalità, con le opportune variazioni del caso, con la manovra stipendi dell’anno precedente".

Tribunale Federale: “Manovra stipendi, Agnelli cercò di nascondere i debiti della Juventus”- immagine 3

"Anche per la seconda manovra, pertanto, in disparte chi sia stato il suo ideatore, non può non affermarsi che, senza il consenso e l’adesione del Presidente del sodalizio, non sarebbe stato possibile raggiungere alcuna intesa con i calciatori, circostanza di per sé idonea a rendere prive di pregio le osservazioni della difesa in ordine alla provvisorietà dei file sequestrati presso lo studio del legale esterno, nonché in ordine al tecnicismo sotteso ai contratti di novazione e di rinuncia asseritamente ignorato dal Presidente Agnelli, personalità di spicco e di indubbia competenza nel mondo sportivo ed imprenditoriale".

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