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"Il problema, insomma, non è solo di gioco (ieri c’è stato un passo avanti, ma la fase difensiva continua a essere imbarazzante: i rossoneri incassano due gol a partita) e non è solo di risultati, anche se una bella vittoria avrebbe sicuramente migliorato l’atmosfera. Devono essere chiariti equilibri, dinamiche, gerarchie. Se due dei migliori calciatori dell’organico, due apparentemente intoccabili, vengono fatti fuori dopo due giornate di campionato, la decisione non è solo tecnica ma è anche un segnale indirizzato sia a chi è escluso sia al resto del gruppo. Un segnale al quale non è - non può essere - estranea la società, a cominciare da Ibrahimovic. Fatto sta che oggi, alla terza partita, il Milan rischia di dover già recuperare sette punti dalla Juve (se stasera i bianconeri batteranno la Roma) ed è staccato di cinque punti dall’Inter. E fra tre settimane, dopo la sosta per gli impegni delle nazionali e la gara in casa con il Venezia, per Fonseca è tempo di derby. Una partita che spesso vale una sentenza".
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