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Ha puntato su tre calciatori del Napoli.
«Ce ne sono anche all’Inter, volendo potremmo parlare di Çalhanoglu o di Lautaro Martinez, di Barella o di chi altro volete. E pure nel Napoli si può anche allargare il concetto ad altri, per esempio a Lukaku».
Deciso, quindi, che per il titolo sarà un affare a due?
«Più o meno sì. Sulla Juventus ci potrà dire il campo, perché perdere Bremer nel pieno d’un progetto nuovo è un handicap notevole. Thiago Motta sta dimostrando di avere coraggio ma senza un centrale difensivo di quello spessore la squadra rischia di avere qualche certezza in meno. È questo il dubbio che non può essere risolto, non adesso: ma basteranno poche gare per capire se qualcosa è cambiato».
Non dimenticheremo l’Atalanta.
«Impossibile. Il trionfo a maggio in Europa League ha riempito la storia. È stato bello il modo, l’autorevolezza, quel calcio che sa di Gasperini, un maestro. È di un allenatore come lui che avrebbe bisogno il mio povero Brasile».
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