Juve, Arrivabene: “Certi giocatori più attaccati a procuratori che alla maglia”

Maurizio Arrivabene, direttore generale della Juventus, ha parlato ai microfoni di Dazn prima della sfida contro il Cagliari:

-Nonostante il caso pluvalenze la borsa ha risposto bene? 

Non c'è una persona che lavora da sola, ma una squadra che lavora. L'aumento di capitale c'è stato. Stiamo lavorando sulla sostenibilità dei conti e la continuità della squadra. Devo lavorare guardando avanti e non indietro. Stasera abbiamo l'ultima gara prima della pausa di Natale, anche questa è difficile, comporta un alto grado di concentrazione. 

-Che idea si è fatto del mondo del calcio? 

Differenze con la Formula1 ce ne sono tante, quando si parla di aziende da gestire, importante è essere determinati nel raggiungimento dei propri obiettivi. La società deve rendere i conti sostenibili. I giocatori conoscono gli obiettivi. Questo è quanto. Poi sento parlare di pandori e panettoni, guardiamo a cosa stiamo facendo oggi. Ringrazio i tifosi. sono importanti e stanno sostenendo la squadra. Essere juventini significa questo. esserlo nel momento difficile soprattutto. Salire sul carro del vincitore quando le cose vanno bene è facile. spero continuino a sostenerci fuori e dentro lo stadio. 

-Dybala, rinnovo a breve? 

L'altro asset sarà De Ligt: sono abituato a parlare molto chiaro, al giorno d'oggi  è questo quello che gvedo nel calcio. L'attaccamento alla maglia è in forma minore rispetto a quella per i procuratori, quello è il problema con il quale le società lavorano. Dybala  è il numero 10 della Juve, loro devono fare il loro lavoro, noi il nostro. I rapporti sono sereni. Facile parlare di attaccamento alla maglia, più difficile mostrarlo in campo. Dybala ha avuto parecchi problemi, De Ligt è davanti agli occhi di tutti. I  rapporti sereni parleremo con loro e gli altri giocatori, nessuna differenza con nessuno. 

(Fonte: DAZN)