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le rivali
Allegri è sul filo del rasoio, mai come stavolta l’esonero è stato davvero vicino. Lo 0-0 in casa del Chievo ultimo in classifica era il pretesto più ovvio per la cacciata, anche se da tempo le accuse mosse nei suoi confronti sono note: dai risultati scadenti in campionato al gioco asfittico, dall’idiosincrasia per le trasferte alla macchinosità dell’improduttivo attacco, dall’assenza di agonismo della squadra all’imperturbabilità ostentata da Allegri. Berlusconi, che pure lo aveva assolto al telefono per la mancata vittoria di Verona, si è infatti infuriato per le interviste in cui l’allenatore ha minimizzato i problemi della squadra e l’abissale distanza dalle prime.Così, per un paio d’ore, l’abituale pranzo del lunedì ad Arcore con i figli è diventato mediaticamente un autentico processo in contumacia. Mentre l’imputato trascorreva a Livorno la giornata di riposo, il colloquio tra il padre e Barbara — dirigente sempre più ascoltata in attesa dell’addio di Galliani a fine stagione — ha assunto nei notiziari di televisioni e web le caratteristiche di un vertice sul destino segnato del licenziando mister. Invece nessuna rivoluzione tecnica si è poi concretizzata. Barbara sta promuovendo la rifondazione societaria e il cambio generazionale, ma si tiene volutamente lontana dalle valutazioni di campo.
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