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"L’ex centrocampista del triplete interista si è fatto le ossa allo Spezia e ha strabiliato al Bologna. La Juve però è un’altra cosa. A Torino il tempo è finito prima di cominciare e gli errori non sono ammessi. Non si fanno sconti neppure ai debuttanti. Il motto della casa è sempre quello: vincere è l’unica cosa che conta. Thiago ci proverà attraverso il gioco. Sarri, nonostante lo scudetto, non ha fatto breccia. Vedremo cosa combinerà il nuovo arrivato, che è partito con la sicurezza delle proprie idee, l’appoggio forte della società e un mercato condiviso con Giuntoli. Una scommessa, bella e intrigante. Ma una scommessa. L’ultimo allenatore che dal Bologna è andato alla Juventus, Gigi Maifredi, non ha funzionato"
"Thiago è diverso, il suo calcio ha incantato perché ha saputo accoppiare la creatività alla solidità, cercando la costruzione dal basso, lo sfruttamento delle fasce, il possesso verticale, soprattutto dimostrando di riuscire a cambiare pelle quando serviva. Ma poi contano i risultati. L’ultima Juve di Allegri ha messo in bacheca solo la Coppa Italia, ma il primo ciclo bianconero di Max è stato indimenticabile. A Thiago basterebbe vincere la metà del livornese per entrare nella storia".
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