Intervistato da "Nettare" il talk a cura di sua moglie, Martina Maccari, il difensore della Juventus, Leonardo Bonucci, ha parlato del suo futuro, ma anche del suo passato. Questi i passaggi principali dell’intervista: "Nelle interviste normali devo essere Bonucci, ora posso essere Leonardo e tu lo conosci. Sono più tranquillo rispetto a quando sono Bonucci. A volte mi è dispiaciuto mettere dei paletti alla nostra situazione, al tuo modo di essere. Ma in quel momento c'era bisogno di farlo per tutelare ciò che ero e ciò che eravamo. Sono fiero di quello che abbiamo costruito, di ciò che siamo, innamorato di ciò che sei. Nello stesso tempo non devi ringraziarmi, io sono stato l'ostacolo più difficile in questi anni. Grazie al sentimento che c'è tra di noi e che ci ha permesso di superare ostacoli difficili".
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Bonucci: “All’Inter fu davvero difficile. Futuro? So già cosa farò da grande”
Le parole del difensore della Juventus e della Nazionale, tra passato, presente e futuro
GLI INIZI ALL’INTER - "Da Viterbo sono partito catapultato a Milano. Ma cos'era Milano? Io l'avevo vista scritta, ero uscito poche volte da Viterbo. Mettermi in discussione in un progetto di vita, perché questo è diventato, andar via di casa a 17 anni e vivere da solo è stato un progetto di vita che fortunatamente ha avuto i suoi effetti. Alla fine quel biglietto della metro era il mondo caotico che è il calcio. Non ti puoi fermare un attimo e devi prendere quella metro e farlo da solo poi, senza nessuno che t'insegna niente. E' stato difficile".
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FUTURO - "Al futuro ci penso in maniera molto serena, molto tranquilla. Al momento. Poi quando arriva bisogna vedere. Però lo sai che sono un ansioso, no? Io se ci penso adesso sono molto, molto sereno. Al contrario della mia indole caratteriale. Sono sereno perché alla fine so che quel sogno che avevo rincorso da bambino l'ho realizzato. So anche che poi avrebbe avuto un inizio e una fine. Come nello stesso modo so già che vorrò fare da grande. Che sarà un altro punto difficile della nostra storia. Però prima di iniziare quel futuro lì, penso al nostro futuro e lo vedo sereno. Dopo tanti anni arriva un momento in cui dici: ho fatto ciò che dovevo fare, e ora mi godo quello che ho ottenuto e avuto dalla vita. Non so se tra due, tre, quattro, cinque anni, quando si chiuderà la mia carriera. Ma quando finirà, il tempo che passeremo insieme sarà bello, divertente e faremo tante cose che tu per amore mio e io per amore di questo lavoro non abbiamo fatto. Forse anche dalla mia faccia si vede: sono sereno per ciò che sarà. Galleggeremo alla grande per questo”.
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