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le rivali
Dai campi di periferia... a San Siro. È la favola che vivrà il Trapani mercoledì. La squadra di Roberto Boscaglia andrà di scena a Milano, contro l'Inter, per il quarto turno di Coppa Italia. Una partita tutta da vivere, senza pressione e consapevoli di non avere niente da perdere. Troppo netta la differenza tra le due squadre. Ma quando l'arbitro fischierà il calcio d'inizio, Mancosu e compagni si godranno il sogno. Un sogno lungo novanta minuti. "Dovrà essere un punto di partenza, ci andiamo a giocare la partita, consapevoli di averla meritata. Ce la godiamo, ma con il pensiero al campionato", dice a TuttoMercatoWeb.com il tecnico granata, Boscaglia.
Dai campi di periferia all'Inter: che effetto fa?"Andiamo alla Scala del Calcio, poi in squadra ci sono tanti interisti, me compreso. Da piccolo tifavo per la Juve, poi a cinque-sei anni sono andato dietro a mio padre interista. Questa partita è un sogno, ma dobbiamo restare concentrati. Alla fine la Coppa Italia contro l'Inter è una realtà. Una bella realtà. Godiamoci la partita, senza fare brutte figure. Vogliamo ben figurare, per noi, per i tifosi e per la società".
Tanta attesa, tanta adrenalina per la partita..."Voglio godermela, al di là del risultato finale. Ce lo meritiamo, sarà una serata indimenticabile per Trapani e questo mi basta. Lunedì scorso a Coverciano ho incontrato Mazzarri, è venuto a fare una relazione. Abbiamo parlato e ci siamo dati appuntamento a mercoledì, so come ragiona, non snobba niente e nessuno. Sarà una partita importante, come fai a giocare contro l'Inter e non impegnarti? Fare male non piace a nessuno. Noi non abbiamo niente da perdere, loro sì".
In campionato intanto, avete ritrovato il sorriso."Sono cambiati i risultati, non le prestazioni, che c'erano sempre state. I risultati spesso sono determinati da episodi. Episodi che adesso girano a nostro favore".
Mazzarri ha detto che farà un turnover ragionato."Il turnover dell'Inter... sì, ma giocano calciatori di grande levatura europea. Chi gioca meno è comunque importante. Quindi non considero quello dell'Inter un turnover".
Trapani nel segno di Mancosu, è il vostro leader."Sta bene, come tutti. Ma per esprimersi ha bisogno della squadra, speriamo continui così. Ci siamo calati subito nella realtà della serie B, abbiamo ottenuto buoni risultati e a volte alcuni episodi ci sono andati contro. Ma siamo sempre stati consapevoli che ci saremmo tirati su, la B è lunga e dura, lo sappiamo. E vogliamo fare bene, sempre".
Bando alla scaramanzia, vuole fare una promessa?"Ok, di che si tratta?".
Se batte l'Inter...?"Porto a cena tutta la squadra a spese mie. E anche il direttore, che è una buona forchetta (sorride, ndr)".
A proposito del direttore. Faggiano si muove, sempre operativo. Ha chiesto rinforzi?"È ancora presto, anche se abbiamo parlato di alcune situazioni. Ci diremo delle cose, poi lui valuterà e vedremo cosa si dovrà fare. Ma è giusto che ne parli il direttore sportivo e non io".
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