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le rivali
A Milanello è stato presentato questo pomeriggio Cristian Brocchi, nuovo tecnico della squadra rossonera al posto di Sinisa Mihajlovic: "Voglio continuare la cultura del lavoro che questo gruppo ha, ho avuto modo di vederli all'opera e ho sempre visto un gruppo di ragazzi che si impegna in settimana, va dato merito a Sinisa e al suo staff. C'è la voglia di portare quella che è stata la mia metodologia e il mio modo di allenare che può essere diverso da quello proposto da altri allenatori. Non migliori, ma diversi, perchè studiati in un percorso che può consentire ai ragazzi di applicarlo in campo. Rischio di essere bruciato? In questi mesi è sempre stato utilizzato questo termine in maniera esponenziale. La questione è giocarsi un'opportunità, naturale che il rischio esista quando hai una chance così grande. Poi uno deve avere l'umiltà di capire che se le cose non dovessero andar bene, devi avere l'umiltà di ripartire e ripercorrere strade già percorse, senza pensare alla grande occasione andata male. Non ho pensieri negativi, mi gioco questa opportunità con la massima voglia e con uno spirito che mi ha sempre contraddistinto. Non ho paura e so quello che posso fare. Contratto fino al termine della stagione? Non è il contratto che ti dà la possibilità di essere sereno o meno. Se avessi avuto un contratto di due anni o più, ma avessi fatto male sarei stato comunque sostituito e l'unica cosa è che avrei le spalle coperte da un contratto. Non è la mia priorità, la cosa più importante è il bene del Milan. Coppa Italia? Intanto prima c'è da conquistare un posto in Europa che è di fondamentale importanza. Non si può pensare subito alla finale, ma bisogna preparare le partite prima al massimo. Attraverso queste partite è normale che si cercherà di seminare arrivando alla partita con la Juve cercando di instaurare con la squadra un rapporto forte. Diffidenza nei miei confronti? Io sono serenissimo, ma so benissimo che questa esiste. Lo so, lo posso anche capire, ma al tempo stesso cosa devo fare: mi devo fermare perchè tante persone pensano che non sia la scelta giusta? Assolutamente no. Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero. Non ho mai cercato aiuti o sponsorizzazioni. Tanti di voi lo sanno che non l'ho mai fatto. Sono sempre stato me stesso da allenatore così come da giocatore. Non penso di essere nè il più bravo nè il più scarso".
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