Buona la prima!

Era fondamentale vincere. Era importante convincere. E l'Inter di stasera ha assolto ad entrambi i compiti. Ha vinto e convinto, si è rivista finalmente la squadra dell'anno scorso, quell'armata invincibile che ha vinto tutto.

Iniziamo dalla fine: l'abbraccio con i giocatori. E' stato bello vedere un gesto come questo: si sapeva che non c'era molto feeling con Benitez, ed era giusto ritrovare lo spirito di gruppo e l'affiatamento con il mister. Cosa c'è di più bello che esultare con l'allenatore dopo un gol? Potrà essere una visione eccessivamente romantica la mia in un calcio che di romantico non ha più molto, ma sono scene che fanno bene al cuore di un tifoso.

Passando all'analisi tattica, l'Inter di questa sera è stata schierata da Leo con il centrocampo a rombo: questo modulo è sicuramente nel DNA dell'inter da molti anni, visto che giocava così l'Inter di Mancini e ha giocato così la prima Inter di Mourinho, durante il suo primo anno di permanenza sulla panchina nerazzurra, immediatamente dopo i primi esperimenti con il 4-3-3. Anche per buona parte dell'anno scorso i nerazzurri hanno giocato con il 4-3-1-2, basti pensare che durante la gara di andata contro il Chelsea l'Inter ha giocato con gli stessi centrocampisti che hanno giocato stasera, fatta eccezione per Stankovic. La scelta di Leonardo è ragionevole: il 4-2-3-1 è un modulo un pò più dispendioso, soprattutto per i due centrocampisti e per le ali: giocando in questa maniera l'Inter ha ritrovato lo spunto di Maicon, le geometrie dell'indispensabile Thiago Motta, le zampate di Pandev, la sicurezza di Cambiasso, la grinta del Capitano.

Ora Leonardo dovrà mantenere alta la tensione: si tratta di una vittoria importante per il morale, è vero, ma se dobbiamo rimontare non ci possiamo adagiare. Il mister dovrà tenere alto l'entusiasmo e la coesione del gruppo, perchè è stato questo che è mancato tra i nerazzurri fino ad oggi. Bisognerà, inoltre, ritrovare i migliori Sneijder e Milito: se torneranno su alti livelli l'Inter potrà veramente tornare ad essere invincibile.