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le rivali
Ormai è guerra aperta tra il Comune ed il Cagliari. È di oggi la notizia che l'amministrazione comunale ha depositato a metà marzo al Tribunale di Milano una richiesta di pignoramento per i debiti del Cagliari che da diversi anni non paga il canone relativo all'utilizzo dello stadio Sant'Elia: si tratterebbe di 1,7 milioni, più gli interessi (oltre 2 milioni). Cifre che si riferiscono a una sentenza del 2010 e che riguarderebbero anche l'era precedente all'attuale gestione Cellino. Il sindaco Massimo Zedda ha parlato di possibilità di rivalsa sui diritti tv di Sky per le partite del Cagliari. Ieri la scelta di emigrare a Trieste aveva provocato l'immediata risposta di Zedda che in un comunicato aveva bollato come «inaccettabile» l'eventualità che la «fuga» fosse addebitabile al Comune. Stamani la controreplica del Cagliari con toni morbidi: «Nessuna polemica ma solo l'esigenza di avere delle certezze. Una scelta non facile, andare a Trieste, ovviamente non per sempre, costerà tantissimo alla Società in termini di ambientamento, allestimento, logistica ed organizzazione: a Trieste abbiamo trovato collaborazione e ospitalità nè più nè meno come accadde a Tempio sette anni fa. Per cui nessuna polemica nè tantomeno sgarbo a chicchessia; siamo un'azienda ed agiamo con la tempistica, ove possibilmente celere, che fin qui negli anni ci ha almeno consentito di schivare molti ostacoli sul nostro cammino». Intanto la tifoseria è sempre sul piede di guerra. Mentre il Cagliari annuncia il via alla vendita dei biglietti (un'intera curva e il Settore ospiti saranno a disposizione dell'Inter), insorgono gli abbonati - sono circa 6.000 - che si sentono traditì dalla società. Il consigliere comunale dell'Idv, Ferdinando Secchi, nonchè tifoso e abbonato da 40 anni, ha proposto un comitato di tifosi che promuova una class-action degli abbonati per chiedere al Cagliari i danni causati dalla scelta, definita «sciagurata», di disputare le prossime partite a Trieste dove invece sale l'attesa per una partita di serie A che manca da 55 anni e sono attesi spettatori non solo dal Nord Italia, ma anche da Slovenia e Croazia.
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