Ecco la carta di Cristiano Ronaldo, che rischia di inguaiare la Juventus. A pubblicarla è in esclusiva il Corriere della Sera, con tanto di foto della lettera. La carta di Ronaldo ora è agli atti. La guardia di finanza l’ha trovata nello studio dell’avvocato Federico Restano (a Torino) il 23 marzo 2022, nel corso della seconda perquisizione effettuata dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio e dai sostituti Mario Bendoni e Ciro Santoriello.
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CorSera – Ecco la ‘carta di Ronaldo’ che inguaia la Juventus. CR7 non ha firmato
Di cosa si parla? Dell’accordo per il pagamento posticipato di 19,6 milioni di euro, come debito residuo che la Juve aveva maturato con il portoghese prima del suo addio. Il documento che "teoricamente non deve esistere" (stando alle parole di Cesare Gabasio, capo dell’ufficio legale bianconero, e intercettate durante un colloquio con il ds Cherubini). Secondo gli inquirenti, un debito mai iscritto al bilancio: la carta per gli inquirenti scaturisce dalla manovra stipendi legata alla stagione 2020/2021, con la presunta rinuncia fittizia dei pagamenti mensili da parte di alcuni giocatori. L'oggetto della carta, su cui c’è la firma di Fabio Paratici, è "Accordo Premio Integrativo - Scrittura integrativa": "Facciamo seguito alle intese intercorse e uniamo alla presente il documento relativo al premio integrativo riconosciuto a suo favore (Accordo Premio Integrativo) e l’ulteriore scrittura integrativa dell’Accordo Premio Integrativo (Scrittura integrativa)”.
"Nel confermare gli impegni assunti nei predetti documenti - si legge nel documento pubblicato dal Corriere della Sera -, ci impegniamo altresì a consegnarvi entro il 31.07.2021 l’Accordo Premio Integrativo ritrascritto sui moduli federali 'Altre Scritture' a oggi non disponibili, e la Scrittura integrativa debitamente sottoscritta. Ma in un altro allegato si specifica anche che "nell’ipotesi in cui, a seguito di suo trasferimento definitivo, la condizione stabilita per la maturazione dei premi individuati (…) non possa verificarsi, Lei avrà diritto a percepire un incentivo all’esodo".
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