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le rivali
Si riparte dal 4-3-3 e, soprattutto, da Federico Chiesa che contro il Milan non c’era all’inizio dentro il modulo di riferimento della Fiorentina da tre mesi a questa parte, eccezion fatta per Cagliari in campionato e Lazio in Coppa Italiaquando Pioli ha scelto il 3-5-2 in una linea di discontinuità certamente utile nel prosieguo della stagione. C’è Chiesa e c’è Pezzella: l’argentino era rientrato proprio con i rossoneri dopo aver saltato le due gare a cavallo di Natale a causa di una forte contusione rimediata alla coscia destra nell’ultimo allenamento pre-Cagliari e la sostituzione di sabato scorso aveva lasciato il timore di una reiterazione dell’infortunio. Non è così: cambio per crampi, l’argentino si riprende il posto al centro della difesa viola a far coppia con Astori, mentre le fasce saranno al solito di competenza di Laurini a destra e di Biraghi a sinistra.
Secondo il Corriere dello Sport niente ritiro ieri sera e convocati solo oggi dopo la rifinitura mattutina: Pioli deciderà se inserire Gaspar. La sosta che arriverà al fischio finale di Fiorentina-Inter serve al gruppo per recuperare energie, in primis a chi come Veretout in questo girone d’andata appena chiuso le ha disputate tutte, ma intanto il centrocampo non può fare a meno del francese ex Aston Villa specie nella versione ormai consolidata che comprende Badelj negli abituali compiti di regìa e Benassi. Infine l’attacco. Sempre che non ci siano ripensamenti e/o novità in extremis, logica e scelte vogliono che là davanti la Fiorentina riassuma la fisionomia più conosciuta con Simeone tra il succitato Chiesa e Thereau. Altre risorse? Babacar, Saponara e Vitor Hugo a partita in corso.
(Fonte: Francesco Gensini, Corriere dello Sport 5/1/18)
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