le rivali

Conte: “Quel gol incassato, che ansia. Con Guarin che ci facevo? Beh…”

Eva A. Provenzano

Più nove sulla Roma (che ha una gara in meno, sospesa quella con il Parma) e tre gol rifilati all’avversaria di sempre. Un’avversaria irriconoscibile. Antonio Conte può essere soddisfatto della sua Juve. E ai microfoni di Sky parla...

Più nove sulla Roma (che ha una gara in meno, sospesa quella con il Parma) e tre gol rifilati all'avversaria di sempre. Un'avversaria irriconoscibile. Antonio Conte può essere soddisfatto della sua Juve. E ai microfoni di Sky parla così:

"Abbiamo vinto, bene così. Penso che la partita sia stata ben giocata. Se devo trovare il pelo nell'uovo, quel gol subito, che ci ha messo un po' d'ansia. A volte basta un golletto fortuito per rimettere in gioco alcune situazioni. Tre il numero perfetto? Siamo una squadra che ha fato più gol, a volte siamo stati imprecisi, mi interessa la prestazione nel globale, è stata una buona prestazione e ne sono contento. Aggressività? Quando giocavo mi piaceva il ruolo di incursore, sostituirmi all'attaccate, le mie squadre sono sempre state molto offensive, ho sempre cercato di fare la partita, è meglio perdere una partita attaccando che difendendo. E' difficile che ripartiamo in contropiede perché non abbiamo contropiedisti. Non ripartiamo negli spazi, non abbiamo contropiedisti, è solo una questione tattica, cerchiamo di limitare gli avversari, giochiamo di giocare palla, limitiamo i pregi degli avversari mantenendo la nostra manovra e la nostra organizzazione di gioco. Noi giochiamo con i tre dietro, i nostri esterni in fase offensiva si affiancano agli attaccanti, noi non usiamo un modulo difensivo, tutto dipende dall'interpretazione del modulo. Osvaldo? Il primo è stato un'opportunità che abbiamo colto, lui ha voluto la Juve, si è ridotto l'ingaggio, complimenti a lui e noi siamo ben contenti di prendere un giocatore che aumenta la qualità dell'attacco. Abbiamo il campionato, ci sono Napoli e Juve dietro, c'è da giocare l'EL, c'è da risvegliare l'entusiasmo davanti visto che c'erano gerarchie ben definite, serve un po' di concorrenza. Tutti vogliono venire da noi, vogliono far parte di questa società. Son contento di avere giocatori che fanno quello che stanno facendo e io auguro a loro di vincere come me. Che ci facevo con Guarin? Beh, ci facevo, ci facevo. Un'opportunità anche quella, conveniva lo scambio. Io non ho chiesto nulla in particolare, ma questa opportunità si poteva cogliere, poi si è fermato tutto, ma bene così".