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le rivali
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Il comunicato di ieri in casa Juventus sembra avere uno scopo ben chiaro. Sull'argomento è tornato il Corriere della Sera di oggi, specificando la strategia del club bianconero. Questo il focus: "Tira aria di patteggiamento, anche in Europa. Da una parte l’inchiesta dell’organo di controllo finanziario della Uefa, con incombente (e temuta) squalifica, dall’altra una lettera che la Juve ha spedito ieri a Barcellona e Real Madrid, «al fine di avviare un periodo di discussione tra i tre club avente a oggetto l’eventuale uscita dal progetto Superlega».
Che, da corda per arrampicarsi sull’Everest (dei ricavi), s’era ormai trasformata in cappio al collo. Con la minaccia che stava sottotraccia — e neppure tanto sotto — dell’esclusione di Madama dalle Coppe per più anni, nonostante nella missiva il club mai parli di pressioni Uefa per eventuali squalifiche".
I bianconeri provano così a rimediare. E a riavvicinarsi alla UEFA. Prosegue infatti il quotidiano: "La trattativa per un riavvicinamento alla Uefa era già cautamente iniziata con il nuovo management, in un dialogo favorito anche dalla Federcalcio di Gabriele Gravina. Del resto, lasciando ai campanili la passione e alla politica la visione, in ballo non c’è solo la Juve, ma la credibilità del pallone italiano, come pure è stato nei processi sportivi.
Non si tratta solo di emendare — meno 10 punti e 60 milioni dalla mancata Champions — ma di ragionare, presentando una serie A senza penalizzazioni, in Italia, e tentazioni di scisma, in Europa. Nel frattempo, Agnelli non ha patteggiato (almeno finora) e, ancora a febbraio, all’olandese Telegraaf rivendicava la Superlega: ieri, la «sua» Juve, l’ha abiurata".
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