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le rivali
Ha dell'incredibile l'indiscrezione riportata dal Corriere della Sera di questa mattina sul Milan. Stando al quotidiano, i rossoneri, nel bel mezzo della disastrosa gestione di Mister Li, avrebbero pensato a Cristiano Ronaldo: "Non sarebbe mai stato possibile. Non c’erano i soldi, le condizioni e non c’è stata neanche la trattativa con il Real Madrid. Ma il particolare, rivelato dal Mundo ieri, e che sembrava appartenere alle boutade — soprattutto ora che si conosce la fine rovinosa dell’avventura del cinese Yonghong Li al Milan —, è assolutamente vero: un’estate fa, il Milan ha pensato di prendere Cristiano Ronaldo. Su spinta insistente del presidente Li (esaltato da un 4-0 rifilato al Bayern in un’amichevole estiva), i cui piani grandiosi di quel fine luglio 2017 appaiono adesso ancora più incongrui.
Così l’ad dell’epoca Marco Fassone e il ds Massimiliano Mirabelli hanno incontrato il procuratore Jorge Mendes e parlato con CR7. Al giocatore sarebbero andati 300 milioni lordi in cinque anni (gli stessi 30 netti all’anno che prende alla Juve), l’investimento complessivo sarebbe stato di mezzo miliardo. Una follia per quel Milan. Ma Li insisteva. Ci hanno ragionato su per una settimana, hanno studiato numeri e tabelle prima di dover concludere quello che appariva evidente (almeno a loro): l’operazione era impossibile. Anche perché il Milan aveva già quasi completato la campagna acquisti costata 200 milioni e Li (a parte i ricavi che immaginava CR7 avrebbe portato in Cina) non spiegava con chiarezza le coperture. Per non parlar dell’Uefa. Perciò ci si è fermati subito. Ma se in Spagna il retroscena serve a spiegare che il malumore di CR7 covava da tempo, sul lato Milan è interessante perché aumenta il mistero attorno a Li, alle sue follie e ai suoi piani spericolati ancora tutti da spiegare".
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