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Criscitiello: “Milan, due partite da chiusura forzata di Coverciano. Azzardo Fonseca”

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Il direttore di Sportitalia ha analizzato l'inizio di stagione del Milan di Fonseca e la sconfitta subita in casa del Parma
Andrea Della Sala Redattore 

Il direttore di Sportitalia Michele Criscitiello ha analizzato l'inizio di stagione del Milan di Fonseca e la sconfitta subita in casa del Parma:

Criscitiello: “Milan, due partite da chiusura forzata di Coverciano. Azzardo Fonseca”- immagine 2

Dopo due giornate mai tireremo fuori la frase “lo avevamo detto”. Troppo presto e troppo facile. Ripetiamo che non si dovevano ignorare allenatori come Conte e De Zerbi che erano pronti almeno a fare un colloquio. La scelta Fonseca era ed è un azzardo per un Milan che deve giocare per vincere sempre. La sua presunzione tattica l’ha dimostrata contro due medio piccole del nostro campionato e se non trasforma presto la presunzione in organizzazione quest’anno il Milan si fa male sul serio. Fonseca deve capire che deve essere lui a cambiare in base alle caratteristiche del campionato e dei suoi calciatori e non viceversa. Le partite con Torino e Parma sono da chiusura forzata di Coverciano, dove esultano per non avere la colpa di aver dato loro a Fonseca il patentino per allenare. Le sue idee sono buone e belle ma il campo è un’altra cosa. Chi ha esultato per le vittorie in America significa che non conosce il calcio. Conta solo il campionato. Se Fonseca non si ostina con questa difesa folle, ci vuole un attimo a sistemare il Milan che non sarà uno squadrone ma non è neanche una formazione da due gol a partita e 8 occasioni a gara concesse agli avversari. 


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Non aver capito che alcuni calciatori sono arrivati a fine ciclo (Theo, Leao e Calabria su tutti devono dare molto di più) e ignorare l’assenza di un vero numero 9 è un peccato di presunzione che questa società non si può permettere. Va bene (mica tanto) l’azzardo in panchina ma anche sulla punta non puoi permettertelo. Morata ha preso il posto di Giroud ma già l’anno scorso serviva un altro 9 perché Jovic non è da Milan. A San Siro ci può stare ma per i concerti estivi. I tifosi fanno bene a preoccuparsi. Non preoccupa 1 punto su 6 conquistato a tempo scaduto contro il Torino, il cammino è ancora lungo, preoccupa invece l’atteggiamento di Fonseca e lo spirito di una squadra che se ad agosto parte cosi molle immaginiamo come pensa di arrivare a giugno.

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