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Di Carlo: “Ora giochiamoci tutte le nostre carte. Stasera vorrei vincere di rigore…”

A poche ora dalla sfida di campionato contro l’Inter, il tecnico del Livorno Domenico Di Carlo, ha commentato il momento amaranto in un’intervista rilasciata a Il Tirreno: Di Carlo, siamo usciti senza punti da Torino e Bergamo. Sicuro...

Francesco Parrone

A poche ora dalla sfida di campionato contro l'Inter, il tecnico del Livorno Domenico Di Carlo, ha commentato il momento amaranto in un'intervista rilasciata a Il Tirreno:

Di Carlo, siamo usciti senza punti da Torino e Bergamo. Sicuro che qualcuno non abbia già mollato?«No. Sarebbe un clamoroso autogol. I messaggi che mando alla squadra sono positivi e improntati all'ottimismo. È chiaro che le ultime due uscite non hanno soddisfatto nessuno. Ora dobbiamo giocarci le nostre carte con grinta e fiducia. Non un passo indietro».

Quello era il motto degli ultras quando giocavi qui... «Sì. Dobbiamo trovare quel senso di appartenenza. Quell' atteggiamento da Livorno che è la nostra prerogativa. Bisogna scendere in campo con la voglia di aggredire l'avversario, di combattere, lottare su ogni pallone».

Però davanti ci sarà l'Inter, non una squadra qualsiasi. E i nerazzurri tra l'altro si lamentano per i torti arbitrali... «Lo so. È normale che concederemo campo ai nerazzurri, ma quando saremo in fase di possesso palla dovremo avere il coraggio di osare. Le loro considerazioni sugli arbitaggi? Spero che Calvarese non ne sia condizionato. La metto sullo scherzo: mi piacerebbe vincere 1-0 su rigore».

Dall'Atalanta all'Inter: le difficoltà di preparare una partita così difficile in pochi giorni... «Non è facile anche perché quando ci sono tre partite in una settimana, sono le piccole a soffrire di più quando arriva l'ultimo impegno ravvicinato. In questi giorni ho posto l'accento sull'aspetto mentale e caratteriale. Quella è la base su cui è possibile costruire qualcosa di importante».

Bologna, Chievo e Sassuolo hanno perso. Senza dubbio è un vantaggio. «I ragazzi devono scendere in campo pensando l'esatto contrario: cioè che le nostre dirette concorrenti hanno vinto. Io non guardo mai che cosa fanno gli altri: penso alla mia squadra e basta. Se iniziamo a fare calcoli siamo perduti. Quindi animo e grinta sul campo. Contro l'Inter giochiamo a casa nostra e sotto gli occhi dei nostri tifosi. Dobbiamo lottare per loro. È questa la risposta che mi attendo dall'impegno con l'Inter».

Ma in pratica come pensi di mettere in difficoltà la squadra di Mazzarri? «Con un calcio veloce e cercando di essere aggressivi nelle zone del campo in cui possiamo esserlo. Se muoviamo poco il pallone e corriamo meno non avremo scampo».

In rosa tanti ex. Li hai visti più motivati del solito?«No. Si sono allenati bene proprio come tutti gli altri».

Nel Livorno ci sono molti diffidati. Pensi di gestire qualcuno in vista dei prossimi impegni con Juve e Chievo?«Non voglio che i ragazzi scendano in campo condizionati da questa situazione. E comunque per me la partita più importante è sempre la prossima. Quindi, in questo caso, è il match con l'Inter».

Pensi di cambiare modulo?«In realtà ciò che mi aspetto è un atteggiamento combattivo. Ribadisco: non un passo indietro. È ciò che conta di più. Il resto: modulo e suoi interpreti, è un fattore quasi residuale. Servono ordine e disciplina tattica, quelli sì. Ma è la grinta che conta più di tutto. Senza quella non si va da nessuna parte».

Infine due battute su Mazzarri, tuo illustre predecessore...«Per lui parlano i risultati. Ha fatto benissimo a Napoli e sta facendo bene a Milano. Di sicuro ha bisogno di tempo per dare forma ai suoi progetti, ma stiamo parlando di un allenatore bravo e capace sulle cui qualità non c'è discussione».