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Donadoni: “Contro l’Inter avremo grandi stimoli. Le polemiche? Si crea tensione…”

Francesco Parrone

Primo giorno di allenamenti a Collecchio per il Parma per iniziare a preparare il posticipo di lunedì 26 in casa contro l’Inter (al Tardini calcio d’inizio alle 21). Prima della seduta mister Roberto Donadoni ha incontrato i giornalisti per...

Primo giorno di allenamenti a Collecchio per il Parma per iniziare a preparare il posticipo di lunedì 26 in casa contro l’Inter (al Tardini calcio d’inizio alle 21). Prima della seduta mister Roberto Donadoni ha incontrato i giornalisti per analizzare ancora il pareggio di Udine ottenuto domenica e per iniziare a focalizzare il prossimo impegno. “A Udine è stata sicuramente una buona gara. Chiaro che ci ha influenzato nella prestazione il fatto di dover sempre recuperare il risultato. Ci ha condizionato perché poteva essere una partita con un esito diverso in termini di risultato, ma è stata una buona prestazione con buone indicazioni. Qualcosa doveva e poteva funzionare meglio, ma nel complesso sono soddisfatto”.

Indicazioni buone sono arrivate dall’adattabilità e dalla versatilità che ha dimostrato la squadra: “E’ il frutto del lavoro che i ragazzi fanno durante la settimana. Avevamo provato diverse soluzioni e questo ha dato più conoscenze, più sicurezze, più certezza agli interpreti. Credo che alla base ci sia sostanzialmente la convinzione di poter fare una prestazione di un certo tipo al di là del modulo tattico. Domenica siamo passati dal 4-3-3 al 4-2-3-1 per cercare di dare ancora maggiore forza in avanti nel momento in cui dovevamo recuperare. E’ stato un aspetto estremamente positivo perché i ragazzi l’hanno interpretato bene, con grande equilibrio senza concedere eccessive possibilità all’Udinese”.

Un altro aspetto positivo è stato il gol di Palladino, importante per un giocatore che tornava da un infortunio: “Ovviamente per un attaccante riuscire a fare gol significa trovare autostima, certezze. In particolare nel caso specifico di Palladino ingigantisce ancora di più l’importanza perché fa capire al giocatore che ha recuperato in pieno, che sta bene e quindi è a disposizione. Il suo gol è un valore aggiunto anche perché mette più competitività tra gli attaccanti”.

Lunedì al Tardini arriva l’Inter, al centro di polemiche arbitrali in questa settimana: “Il valore dell’Inter è riconosciuto da tutti. E’ un grande avversario e una delle pretendenti alla vittoria del campionato, il che significa maggiori stimoli nell’affrontarlo per dimostrare di essere all’altezza di un avversario di questa portata. Per cui ci sono tutti gli ingredienti per una grande partita. Le polemiche? Sono discorsi che riguardano loro in cui non voglio entrare. Come ho sempre detto, mi piacerebbe che ci fosse il coraggio di segnalare i torti ma anche i vantaggi avuti. Questo è un discorso che vale per il Parma e per tutte le altre società”.

Polemiche ci sono state anche domenica da parte dell’Udinese per il fatto che il Parma ha fatto riscaldare 12 giocatori: “La cosa è molto meno machiavellica di quanto si immagini. A parte che erano dodici; fossero stati sedici giocatori allora qualche dubbio poteva venire. Semplicemente c’era un giocatore, Gobbi, che stava provando per vedere se poteva essere della gara. Nel momento in cui abbiamo capito di non poterlo schierare, nè dall’inizio nè durante la gara perché non era in condizione, abbiamo deciso la formazione. Però è bello ragionare sulla propria squadra. Ragionare sempre in funzione dell’avversario secondo me denota un po’ di insicurezza. Pretattica con un giocatore in più che si stava riscaldando… se fosse così semplice lo farei tutte le domeniche. Penso che la cosa avvalori poco anche quella che è la capacità e la bravura e le qualità di un allenatore come Guidolin. Se per un allenatore diventa fondamentale sapere se gioca un giocatore piuttosto che un altro credo che sia piuttosto limitativo e poco positivo nei confronti della propria squadra. Almeno, io ragiono così nei confronti della mia squadra. Chiaro che ci sono valori diversi tra i giocatori, ma comunque sono undici in campo e non credo che questo possa sballare così tanto il mio modo di interpretare la gara. A me piace lavorare sulla mia squadra. E’ il mio modo di concepire il calcio. Non so se sia quello più giusto, ma è il mio”.

Su questa linea mister Donadoni preparerà anche la sfida con l’Inter, reduce dalla sconfitta con l’Atalanta e dal pareggio col Cagliari: “Dobbiamo sapere come dobbiamo porci contro un avversario di questo tipo. Chiaro che le partite passate possono dare delle indicazioni, ma dopo ogni squadra ha i suoi interpreti, con le proprie qualità tecniche e caratteriali. E’ fondamentale lavorare su queste nostre qualità. Sappiamo che avremo di fronte un avversario di grande qualità tecnica e di grande impatto fisico. Sarà quindi anche una partita fisica e molto dura da questo punto di vista. Cassano squalificato? Credo che comunque qualche alternativa ce l’abbiano”. In settimana verranno valutate le condizioni dei giocatori costretti a saltare la gara di Udine: “Valdes ha già lavorato anche in questi giorni in cui la squadra era a riposo e come lui hanno fatto Zaccardo e Santacroce. Passi in avanti sono stati fatti, ora valutiamo quali sono le risposte giorno dopo giorno. Sicuramente le cose sono migliori rispetto a qualche giorno fa”.