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le rivali
La conferenza pre gara di mister Donadoni parte dagli strascichi che può aver lasciato la sconfitta rimediata domenica scorsa con l'Udinese: "Tutto quel che e' stato fatto una settimana fa - spiega il tecnico crociato - è stato commentato e valutato a partire dall'atteggiamento e dalla convinzione che bisogna mettere in campo che logicamente deve essere ben diversa da quella vista l'ultima volta. Ci può stare di subire un gol, ma la reazione deve essere differente, visto che poi abbiamo continuato a far giocare l'Udinese come voleva. E' stato questo l'aspetto più negativo. A Milano avremo di fronte una squadra vogliosa di riscatto, quindi un grande avversario anche dal punto di vista delle motivazioni".
Considerando i mali dell'Inter potrebbe esserci una possibilità per il Parma di cogliere un risultato prestigioso? "Ragionare in questi termini è sbagliato - replica mister Donadoni - . Oltre che da perdenti e di chi non è convinto di ciò che può fare. Dobbiamo lavorare sulle nostre qualità e non sperare che l'avversario per proprie difficoltà sia più abbordabile".
Che tipo di match si aspetta dai nerazzurri? "Non so che partita faranno loro. So solo che noi dovremmo farne una di spessore e non concedere all'avversario di giocare ai ritmi che vuole. Non dobbiamo andare con l'idea di dire "andiamo e vediamo cosa fa l'Inter" e poi ci regoliamo di conseguenza. No, non va fatto questo sbaglio e serve grande determinazione anche dal punto di vista atletico".
Che significato possono avere queste ultime sei gare della stagione per il mister e per i giocatori? "Per me - risponde Roberto Donadoni - sono come le prime sei. C'è la stessa cura e attenzione, sia da parte mia che del mio staff. Voglio giocare tutte le partite di questo mese al massimo delle nostre possibilità. Per quel che riguarda i giocatori saranno certamente gare che mi faranno fare delle valutazioni e dei ragionamenti in chiave futura".
Su Belfodil invece, quali sono le considerazioni attuali di mister Donadoni? Quella di San Siro sarà la sua gara?"Ogni partita può esserlo - risponde l'allenatore gialloblu - . Ma, soprattutto per gli attaccanti, quella con l'Inter dovrà essere una partita di grande sacrificio, specialmente in fase di non possesso palla. Dovremo essere bravi a offendere e difendere insieme, al di là dei moduli. Se riusciamo in questo tipo di ragionamento anche con i centrocampisti e i difensori - conclude - la prestazione sarà sicuramente determinata e convinta, sia a livello individuale che di gruppo".
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