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le rivali
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Luka Jovic, attaccante serbo della Fiorentina, ha parlato ai microfoni del quotidiano Repubblica alla vigilia della sfida di campionato contro il Milan,
Stasera incrocerà Ibrahimovic, uno dei suoi idoli?
“In assoluto, anche per le sue origini slave (il padre di Ibra, Sefik, è nato proprio a Bijeljina, ndr ).Zlatan ha lasciato una traccia indelebile nel calcio e anche adesso è il valore aggiunto di un top club come il Milan. Un altro mio idolo è Radamel Falcao”.
Perché?
“Per il suo stile di gioco. Guardavo ogni sua partita per poi riprodurre le sue giocate. O almeno, ci provavo. E poi per i suoi capelli: un cespuglio bellissimo”.
Che è successo, poi, col passaggio al Real Madrid?
“È andato tutto per il verso sbagliato fin dall’inizio. Mi sono trasferito dall’Eintracht troppo presto, dopo soltanto una stagione al top. Tutti i riflettori erano su di me. Ma è difficile per un giovane di 21 anni adattarsi nel club più grande del mondo. Hai l’occasione di giocare coi migliori ma hai anche bisogno di tempo: qualcuno ci riesce, altri no”.
Perché ha scelto i viola?
“Qui posso crescere tanto e bene. È l’ambiente ideale per ritrovare me stesso. Ringrazio il presidente Commisso che mi ha fortemente voluto”.
Due anni fa doveva prendere il posto di Ibra al Milan, ricorda?
“È motivo di grande soddisfazione e onore per me ma non c’è niente di vero”.
Stasera lo incontrerà per la prima volta però…
“Un sogno. A fine partita vorrei scambiare la maglia con lui ma prima dobbiamo pensare alla partita. Vogliamo vincere, ci servono punti e io darò tutto”.
Come si gestiscono le pressioni?
“Sono diventato professionista a 16 anni, ho dovuto imparare a gestire la pressione fin da ragazzino. E poi chi gioca il ‘Derby Eterno’ impara in maniera naturale tutto ciò”.
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