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le rivali
L'Atalanta torna in campo dopo la sconfitta con l'Inter. C'è lo Spezia ad attendere gli uomini di Gasperini prima del delicatissimo impegno di Champions League con il Real Madrid. L'allenatore dei bergamaschi ha parlato oggi in conferenza stampa, tornando anche sulla gara del Meazza. Queste alcune delle sue considerazioni: "Dobbiamo guardare a noi stessi, al nostro percorso. Per noi questa è la strada per crescere, per aver guadagnato posizioni e giocare in Europa. È il nostro modo di interpretare il calcio e raggiungere nuovi obiettivi. I modi sono validi quando ci riesci: con l'Inter abbiamo perso, ma quelle gare ti lasciano la soddisfazione".
Spesso le squadre esultano parecchio, come se avessero battuto una grande squadra.
"Anche noi quando vinciamo esultiamo, non è irrispettoso nei confronti degli avversari. Un'esultanza simile è normale. Ogni gara ha la sua storia, la gara va affrontata in base a come si svolge. Quello che fanno gli altri riguarda gli altri, noi cerchiamo di risolvere quelli che sono i nostri problemi. In queste gare l'episodio cambia lo svolgimento, noi dobbiamo essere bravi a giocare più tipi di calcio. Con lo Spezia sarà una partita diversa, ci saranno altre difficoltà. Comunque siamo soddisfatti, la squadra è concentrata ed è sul pezzo, gioca un bel calcio".
Come si può colmare il gradino con le altre squadre?
"Noi non possiamo pensare di acquisire giocatori a 80 milioni con contratti del genere, l'Atalanta ha il suo standard ma ha speso per quello che è il suo target, ricordiamoci che siamo in un periodo di pandemia, la proprietà ha affrontato la crisi. Dobbiamo avere il nostro target, hanno sicuramente sul mercato possibilità di spendere, noi dobbiamo seguire il nostro target. I soldi aiutano ma non si può sforare o fare chissà cosa. Altri hanno centinaia di milioni di debiti, ma si vede che possono affrontarli. La sensazione è che siamo sembrati forti rispetto all'Inter prima in classifica. È anche una forte motivazione, per noi quella dell'altra sera è una piccola vittoria, ti permette di pensare al futuro. Vincere a tutti i costi ti porta fuori giri, noi abbiamo un ambiente gratificato. Su questo cerchiamo di migliorarci".
La Juve eliminata?
"Non sono sorpreso, in Europa ci sono squadre forti. Nel loro paese sono in testa, conoscono il calcio e sanno quali giocatori prendere. A volte c'è un po' tanta presunzione nell'approcciarsi solo al nome".
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