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Gattuso, il suo rientro è un mistero: “Dovevo dar retta al dottore”

Eva A. Provenzano

E’ un periodo davvero complicato per Gennaro Gattuso. La paralisi del sesto nervo ottico lo tiene lontano dai campi dalla prima partita di campionato. Il problema si era già presentato con una serie di nausee e giramenti di testa che...

E' un periodo davvero complicato per Gennaro Gattuso. La paralisi del sesto nervo ottico lo tiene lontano dai campi dalla prima partita di campionato. Il problema si era già presentato con una serie di nausee e giramenti di testa che avevano fatto dire al dottor Tavana 'meglio riposarsi'. Ma un guerriero come Rino non può fermarsi. Poi lo scontro con Nesta in campo e da allora Ringhio non è ancora rientrato. 

Si allena a Milanello, lo fa con la solita dedizione e forse con tanta rabbia in corpo: 'Dovevo dar retta al medico', dice a denti stretti. Quaranta giorni di stop, continui controlli, pareri di specialisti e quel problema maledetto che gli impedisce di utilizzare in maniera corretta l'occhio sinistro. I media parlano addirittura di carriera chiusa, ma con tempo e pazienza il mediano rossonero dovrebbe tornare in campo. 

"Per limitare l’incidenza della menomazione visiva la lente sinistra degli occhiali che è costretto a portare contiene infatti un prisma di 11 diottrie: una persona normale stramazzerebbe a terra colta da incontrollabili giramenti di testa. Tutti i giorni Rino inforca gli occhiali e corre, corre con più rabbia del consueto verso l’ignoto", racconta il Corriere della Sera.

Corre Ringhio e continua ad allenarsi come ha sempre fatto, con la consapevolezza di essere un campione del mondo, un campione di tutto. La sua testardaggine da calabrese puro quella ha sempre fatto la differenza, quella farà la differenza pure stavolta.