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Guidolin: “A Milano per conquistare il nostro scudetto. In passato con l’Inter…”

Francesco Parrone

Una vittoria nell’ultima giornata di campionato non solo garantirebbe alla formazione di Guidolin la qualificazione alla prossima edizione dell’Europa League, ma andrebbe anche a infrangere l’ennesimo record dei bianconeri che,...

Una vittoria nell'ultima giornata di campionato non solo garantirebbe alla formazione di Guidolin la qualificazione alla prossima edizione dell'Europa League, ma andrebbe anche a infrangere l'ennesimo record dei bianconeri che, in questo modo, terminerebbero il girone di ritorno con 39 punti. "A Milano ci giochiamo il nostro scudetto - commenta il tecnico bianconero alla vigilia di Inter-Udinese -. Per il terzo anno consecutivo abbiamo la possibilità di qualificarci in Europa, ma affrontiamo l'Inter, una squadra di grande capacità e ricca di qualità. Come sempre cercheremo di fare del nostro meglio".

L'ultima prestazione di Zilinski non è stata all'altezza delle altre fornite dal trequartista polacco. Come lo spiega?"Sulla prestazione di Zielinski contro l'Atalanta ho poco da dire, forse ha sofferto l'impegno dal punto di vista psicologico. Era un po' scarico mentalmente e fisicamente, ma ha giocato al massimo delle sue possibilità".

Di Natale sarà nell'undici titolare?"Durante questa settimana non ha potuto lavorare con regolarità a causa dell'infortunio subito contro l'Atalanta, ma domani sarà al suo posto e speriamo ci dia la spinta per superare l'ultimo ostacolo".

Rispetto al recente passato quest'ultima giornata riserva una novità. Avrete infatti un solo risultato utile a disposizione: la vittoria."E' più difficile giocare in queste condizioni perché non ci sono margini d'errore. La gara di domani sarà molto complicata per una serie di ragioni. Ho visto l'Inter esprimersi bene contro la Lazio. I nerazzurri non meritavano la sconfitta".

Lei in passato è stato vicino all'Inter. Qualche rimpianto per non essersi mai seduto sulla panchina nerazzurra?"Sono discorsi che si riferisco a tempi lontani. A 40 anni sarei andato volentieri ad allenare l'Inter. Non sono stato scelto, ma ho avuto un colloquio. Non c'è nessun problema con il club meneghino". 

Tanti addetti ai lavori dipingono quest'Inter come la peggiore degli ultimi tempi. Lei cosa ne pensa?"I nerazzurri sono stati molto penalizzati dagli infortuni. In una situazione così complicata diventa difficile centrare qualsiasi obiettivo".Sente la stanchezza dopo una stagione così lunga?"Sono stanco ma questa è l'ultima salita e, come ho già detto, non possiamo permetterci il lusso di sentire la fatica".

Si può fare un confronto con la gara di andata?"E' passato un intero girone e, per quanto ci riguarda, siamo cresciuti e abbiamo migliorato la nostra coesione, indipendentemente dagli sviluppi tattici. Quella di domani sarà un'altra partita".

Sono tutti abili e arruolabili?"Basta, Angella e Faraoni hanno riposato e bisogna verificare anche le condizioni di Brkic. Muriel? Ho sofferto il doppio confronto ravvicinato Palermo-Atalanta. Durante questa settimana si è allenato regolarmente nonostante il fastidio al piede".