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Iachini: “Questa Inter è da scudetto. Icardi? Mi ricordo quando l’ho lanciato…”

Francesco Parrone

Tra poco più di 24 ore il Palermo affronterà l’ Inter davanti ai propri tifosi: al Barbera i rosanero saranno impegnati nel posticipo della terza giornata. Il tecnico Beppe Iachini, nella conferenza stampa della vigilia, parla della difesa che...

Tra poco più di 24 ore il Palermo affronterà l’ Inter davanti ai propri tifosi: al Barbera i rosanero saranno impegnati nel posticipo della terza giornata. Il tecnico Beppe Iachini, nella conferenza stampa della vigilia, parla della difesa che schiererà. “Stiamo lavorando su Bamba, il nostro pensiero è anche veder crescere velocemente i nuovi. Abbiamo un’identità di gioco chiara, abbiamo fatto bene anche in questo campionato pur non raccogliendo quanto meritavamo – ha dichiarato -. Sappiamo che con questa organizzazione di gioco dovranno darci una mano anche i nuovi. Stiamo verificando, lavoreremo in questi ultimi allenamenti anche per valutare questa eventualità”.

Il tecnico ha poi analizzato l’andamento dei nerazzurri in campionato. Se esiste un’Inter versione Torino (trasferta) e una versione San Siro? Mi aspetto l’Inter, una grande squadra a prescindere dall’atteggiamento - ha spiegato -. I nerazzurri hanno grandi qualità, tecnica molto alta in tutti i giocatori e in tutti i reparti. Bisognerà essere molto attenti a occupare gli spazi, non dobbiamo dargli spazio e tempo per sviluppare queste situazioni qui - ha aggiunto -. Certi giocatori se gli lasci la velocità e l’uno contro uno sanno essere micidiali. Dovremo fare molta attenzione al particolare”.

Nel corso della conferenza stampa Iachini ha fatto chiarezza su quello che sarà il modulo da usare. Trequartista e due punte? E’ un pensiero che abbiamo sempre avuto nel nostro percorso di sviluppo come squadra. Lo sappiamo tutti perché l’anno scorso lo abbiamo fatto con buoni risultati. A seconda delle situazioni, sia dall’inizio che a gara in corso, dovremo essere bravi a interpretare questa variante. Deve darci però dei vantaggi nel momento in cui sapremo portarlo in campo con certezze e conoscenze. E’ un pensiero che abbiamo sempre a prescindere da domani. Valutiamo anche chi affrontiamo“.

Icardi l’ho lanciato io? Quando sono arrivato io era un ragazzo che era aggregato alla Primavera. E’ stato visto in alcune partite in questo senso ed è stato aggregato alla prima squadra facendo qualche gol. Già faceva intravedere qualità importanti e mi fa piacere di aver contribuito a far affacciare al calcio che conta un giocatore con le sue qualità. Poi sono stati bravi i colleghi che l’hanno allenato successivamente a far sì che il suo processo di maturazione proseguisse – ha aggiunto il mister rosanero -. Sicuramente è un grande attaccante, un ragazzo che farà sempre di più. Ha margini di crescita ancora importanti”.

Scudetto per l’Inter? Dico di sì per due aspetti importanti: è il secondo anno di lavoro di Mazzarri e quindi avrà potuto inserire le sue idee di calcio, la sua mentalità. Inoltre ha inserito nuovi innesti che ben si inseriscono nelle sue idee – ha spiegato Iachini -. Il lavoro di Mazzarri è importante, inoltre sono stati presi giocatori importanti e di qualità”.

La tattica di Mazzarri? Nel Napoli c’era un vestito tattico diverso che cambiava un po’ il modulo della squadra partenopea: c’era quella bocca di fuoco chiamata Marek Hamsik. Nell’Inter le variabili sono diverse. Ci sono giocatori che hanno qualità diverse come Kovacic, Hernanes e Guarin, che possono offrire più varianti tra cui poter scegliere”. Così Beppe Iachini continua la sua conferenza stampa della vigilia di Palermo-Inter“Io i miei ragazzi li ho visti convinti, siamo consapevoli che la squadra ha fatto due ottime gare sul piano del gioco. C’è la consapevolezza che meritavamo di più. Sono certezze che derivano dal lavoro svolto. Quando hai una organizzazione poi alla lunga hai dei vantaggi. Escluse 4-5 squadre potremo giocarcela con tutti. L’Inter è una di quelle squadre che sono molto più forti”.

La difesa dell’Inter poco rapida ma rocciosa? Non possiamo dirlo. Di sicuro hanno giocatori di grande spessore internazionale come Vidic, Ranocchia e Juan Jesus. Hanno carisma, personalità, forza fisica e lettura delle situazioni. Sicuramente la strada migliore da andare a percorrere sarà quella della partita perfetta. Dobbiamo creare difficoltà giocando di squadra e non coi singoli”

Affrontiamo le big in sequenza? Prima o poi bisognava incontrarle. Giocheremo le nostre partite sapendo che non c’è nulla da perdere. Ci dovremo giocare la partita con entusiasmo come fatto altre volte. La loro difesa non subisce mai gol, hanno tanta esperienza internazionale, hanno grande forza e duttilità tattica e poi davanti ci sono giocatori importantissimi come Palacio, Icardi, Osvaldo”.

Belotti? Nel processo di crescita di questo ragazzo penso che sia evidente che l’anno scorso è arrivato e qualcuno diceva che poteva andar bene per la Primavera, invece ha dimostrato quanto vale. Ha ancora potenzialità per poter crescere tanto e ci darà una grande mano. Ne sono davvero convinto, sarà così. Credo molto in lui, altrimenti non sarebbe stato riscattato. Ci auguriamo possa essere uno degli attaccanti che farà i gol importanti che servono al Palermo”.

“La gioventù è sicuramente un’arma primaria. Il lavoro fatto su tutta la squadra e in particolare su Dybala, Vazquez e Belotti, i ragazzi che sono stati più tempo con noi, si evidenzia in modo importante. Sul piano fisico, dei movimenti, nella gestione della partita. Dobbiamo migliorare l’ultimo passaggio, la conclusione finale, lo smarcamento decisivo nei modi giusti. Dobbiamo creare più noia agli avversari. E’ vero che qualcosa si è visto in queste due partite.Si parla degli esterni: “Stiamo valutando il recupero di tutti. Abbiamo tre partite in pochi giorni – ha detto -. Lazaar viene da un problemino, vedremo negli ultimi allenamenti quali saranno le risposte, poi decideremo. Se Emerson è pronto? Oggi vedremo l’allenamento, però ho già l’idea di portarlo con noi. Non dico che sia prontissimo, però ci può dare un contributo per quelle che sono le sue caratteristiche. Ha delle peculiarità che possono tornarci utili. Somiglia più a Lazaar che a Daprelà“.

Manca un po’ di fortuna a questo Palermo? Dobbiamo continuare a lavorare e insistere su quelle che sono le nostre linee di gioco, poi il resto viene di conseguenza. Poi nell’arco di un campionato ci sono cose che vanno bene per un periodo poi tornano a non andare bene, insomma, dobbiamo solo continuare a spingere la nostra ruota e rimanere equilibrati. Non possiamo valutare la prestazione dei nostri su un singolo episodio – ha aggiunto -. Continuiamo su questi fattori qui e poi sarà una conseguenza”.