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le rivali
'Si fa chiamare zingaro, ma è uno zingaro di lusso e lo sa'. Così canta Luciano Ligabue in una sua canzone. Chissà se Ibrahimovic l'ha mai ascoltata. Chissà se lo sa che per tutti lui è lo 'zingaro' del calcio. Il giocatore meno 'stabile' d'Europa. Ne ha vestite di maglie: Malmoe, Ajax, Juve, Inter, Barcellona, Milan e ora Psg. Tante per una sola carriera, ma lui vestendole tutte, ogni volta, ha realizzato un sogno. E lo dice lui stesso tutte le volte che arriva in una nuova città e si presenta ai suoi nuovi tifosi.
ALLA JUVENTUS - "Questa è una delle più gradi squadre al mondo. Sono felice di avere avuto questa opportunità. Quando il club mi ha chiamato ho detto subito si".
ALL'INTER - "Sono felice di essere arrivato in questa squadra, realizzo un sogno perché quella nerazzurra era la mia squadra italiana preferita da piccolo".
AL BARCELLONA - "Sono felice di essere qui, grazie alla società che ha reso possibile l'impossibile".
AL MILAN - "Finalmente sono qui. Credo che questa sia la più bella maglia. Perché dico questo? Perché è bella. Vinciamo tutto".
AL PSG - "Ringrazio Leonardo e il mio agente perché hanno reso possibile l'impossibile. Sono felice di essere un giocatore del Psg, mi piace questo progetto, ho realizzato un altro sogno. Voglio collezionare coppe".
Il copione sembra sempre lo stesso: grande attesa, l'operazione si chiude, lui arriva, alza la maglia, fa grandi promesse, vince e poi sceglie un'altra destinazione. Questa volta, all'ombra della Tour Eiffel, Ibra metterà radici?
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