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Jacobelli: “Juventus? Elkann ha voluto evitare guai peggiori. Il rischio ora…”
Durante l'appuntamento odierno con L'Editoriale è intervenuto ai microfoni di TMW Radio Xavier Jacobelli. Queste le sue parole su quanto accaduto in casa Juventus:
Le sue prime sensazioni a caldo dopo le dimissioni del CdA bianconero?
“Ciò che è accaduto è dovuto alla volontà di intervenire di John Elkann per evitare guai peggiori relativi all’inchiesta Prisma e alla riapertura dell’inchiesta da parte della FIGC. Non si tratta più delle plusvalenze ma dei famosi stipendi nel periodo di Covid. Parliamo comunque di un qualcosa di storico, un termine non usato a caso perché Agnelli ha portato a Torino nove Scudetti e 19 trofei. La Juve ha nominato due fedelissimi di Elkann, che è intervenuto con un ruvido tackle scivolato ma non poteva fare altrimenti”
Il ruolo di Allegri cambia dopo quanto successo lunedì?
“La Juve sul campo deve continuare la risalita in classifica, l’obiettivo minimo è chiaramente la qualificazione in Champions League e poi al termine della stagione si tireranno le somme. È chiaro che il ruolo di Allegri ora è rinforzato. La sua posizione è più salda. È altrettanto chiaro che in un anno così tormentato la squadra dovrà fare qualcosa in più. La data di riferimento è il 2023, Elkann vuole arrivare al centenario della proprietà Agnelli senza alcuna macchia e senza alcuna inchiesta. L’inserimento di figure vicine al mondo Juve, come ad esempio Del Piero, verrà poi preso in considerazione al termine della stagione.”
Quali sono le possibili sanzioni per la Juventus?
“Ciò che deve essere valutato con grande attenzione sono gli sviluppi dell’inchiesta della Procura di Torino. La giustizia sportiva si muoverà di conseguenza e vuole vederci chiaro perché l’articolo 31, in relazione alle presunte irregolarità in sede di iscrizione, prevede sanzioni in caso di irregolarità. Si può passare da una semplice multa fino alla mancata iscrizione al prossimo campionato. Chiaro che tutto dipenderà dagli sviluppi dell’inchiesta Prisma della Procura di Torino. La Procura Federale vuole controllare se ci sia stata una correttezza nell’iscrizione al campionato, e questo non è collegato alla precedente inchiesta della Procura relativa alle plusvalenze dove tutti gli indagati sono stati dichiarati innocenti.”
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