Nel comunicato di approvazione del bilancio, il club bianconero ha inserito anche la nota con le contestazioni della commissione che controlla i mercati finanziari in Italia
La Juventusnella nota in cui ha svelato i dati del bilancio del 30 giugno 2024 ha svelato una nuova contestazione da parte della Consobsulle vicende legali e sulle plusvalenze. «In data 5 agosto 2024 la Consob ha notificato a Juventus, e taluni ex amministratori e manager e a un manager attualmente in carica una contestazione ai sensi dell’art. 187-septies del D.Lgs. 58/1998 per asserita violazione dell’art. 15 del Regolamento (UE) 596/2014 e per l’asserita commissione di illeciti di manipolazione del mercato con riguardo all’informativa fornita al pubblico da JFC dal 28 marzo 2020 al 22 novembre 2022», si legge nel comunicato.
«I fatti oggetto della Contestazione sono i medesimi già oggetto dei procedimenti avviati da Consob nei confronti di Juventus negli esercizi 2022/2023 e 2023/2024 (che hanno condotto alle delibere n. 22482/2022 e n. 22858/2023, già oggetto dei comunicati stampa del 21.10.2022, 20.11.2022, 2.12.2022, e del 27.10.2023 e 9.11.2023). Nella Contestazione (similarmente a quanto contestato nella richiesta di rinvio a giudizio formulata in data 17.07.2024 e attualmente innanzi al GUP di Roma) si afferma che l’informativa resa con riferimento a (i) n. 16 operazioni di cessione e contestuale acquisto dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori (c.d. “operazioni incrociate”), (ii) gli accordi di riduzione salariale e i successivi accordi di integrazione salariale/loyalty bonus realizzati nelle stagioni sportive 2019/2020 e 2020/2021 (c.d. “manovre stipendi”) e (iii) n. 5 “promemoria” o “memorandum” – attinenti a talune operazioni di calciomercato risalenti agli esercizi 2017/2018, 2018/2019 e 2019/2020 – non adeguatamente formalizzati né depositati presso la Lega, e concernenti l’eventuale riacquisto dei calciatori oggetto di trasferimento da parte di Juventus (c.d. “accordi di recompra”) sarebbe stata idonea a fornire, e avrebbe asseritamente fornito, indicazioni false e fuorvianti in merito all’offerta e al prezzo delle azioni Juventus, nonché sarebbe stata idonea a fissare, e avrebbe asseritamente fissato, il prezzo delle azioni della Società ad un livello anormale e artificiale quantomeno nel periodo dal 28 marzo 2020 sino al 22 novembre 2022».
La risposta della Juventus
—
«La ricezione della Contestazione comporta l’apertura di un procedimento amministrativo, la cui durata stimata dall’Autorità procedente è fino al marzo 2025. La Società si è già attivata al fine di esercitare il proprio diritto di difesa e di intervenire nel procedimento tramite il deposito di deduzioni scritte».
«Si precisa che la Contestazione non equivale ad una sanzione amministrativa e che, pertanto, ad oggi la Società non è stata oggetto di sanzioni amministrative. Con riferimento alle Contestazioni a carico dei soli Dirigenti, si segnala che in caso di conferma delle stesse da parte di Consob, Juventus sarebbe responsabile in solido con i Dirigenti per il pagamento dell’eventuale sanzione pecuniaria», spiega il club bianconero nella nota.