Paulo Dybala nuovamente sul mercato. Come nell'estate 2019, la Juve ha deciso di mettere in vendita l'argentino. Non Ronaldo, malgrado il peso a bilancio e le difficoltà economiche del club.
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Juve, i conti non vanno. Gds: “Ronaldo resta, Dybala giù dalla torre. Sul mercato perché…”
Il club non esclude un sacrificio per dare ossigeno al bilancio: alla fine è stato scelto di rimettere Dybala sul mercato, proprio come accaduto nel 2019
"CR7 costa molto di più, è vero: annualmente 87 milioni tra stipendio lordo (58) e ammortamento (29). Ma è altrettanto vero che, a 35 anni, la sua partenza non solo non riuscirebbe a garantire una plusvalenza ma rischierebbe, anzi, di apportare una svalutazione nel conto economico. Ci sono, infatti, altri due anni di contratto da onorare e il costo residuo a bilancio è, a oggi, di 55 milioni. Ciò significa che un eventuale acquirente, in aggiunta al pesante stipendio, dovrebbe sborsare almeno una cinquantina di milioni di “cartellino” per evitare alla Juve una minusvalenza. Prospettiva non realistica", scrive la Gazzetta dello Sport.
"Acquistato dal Palermo nel 2015 con un costo di carico di 41 milioni, il suo impatto residuo a bilancio è ora di 10 milioni. La sua cessione permetterebbe alla Juventus di registrare una ricchissima plusvalenza e di dare ossigeno alla cassa fornendo alla dirigenza quel tesoretto utile per finanziare gli acquisti del rinnovamento. Questo, chiaramente, è il punto di vista della società, che peraltro le sue valutazioni tecniche su Dybala le ha già fatte nel 2019. Sarebbe stato venduto in Inghilterra se il giocatore non avesse opposto resistenza. Ma pare che le opinioni in casa Juve non siano cambiate, accompagnate dai dubbi sulla sua definitiva esplosione a livello internazionale e dall’incertezza sul suo reale appeal commerciale fuori confine"
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