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Massimiliano Allegri, dopo la vittoria contro la Salernitana, ha parlato della prestazione dei suoi e della classifica ad una giornata dal confronto con l'Inter:
-Il vostro rapporto in questo momento?
Buono come con tutti. Poi ci sono gli screzi, uno scambio di opinioni. I giocatori devono rendere in campo evidentemente dalle discussioni. Paulo è arrivato che era un bambino ed è diventato un grande calciatore. Ci sta, non ci sono problemi, sono tutte cose che nascono e muoiono lì.
-La Juve doveva fare questa partita...
Abbiamo aggredito la partita, c'era il rischio di sonnecchiare, anche perché eravamo stati eliminati dalla CL e questa cosa c'era rimasta addosso. Nessuno se l'aspettava che andassimo fuori dall'Europa. Ma i ragazzi sono stati bravi ad aggredire la partita, potevamo fare il terzo gol. Ma l'importante era allungare su chi ci insegue e per la prima volta siamo a quattro punti dal secondo posto.
-La nostra analisi è a meno uno dall'Inter: cosa significa guardare il prossimo avversario occhi negli occhi da così vicino?
Parlo di secondo posto perché potenzialmente l'Inter ha una partita in meno quindi 4 punti più di noi. E dobbiamo guardare a quello che può essere potenzialmente la squadra nerazzurra. Questo momento abbiamo raggiunto un bel traguardo. Passeremo una buona sosta e recupereremo qualche giocatore per lo sprint finale.
-Quanto è importante Vlahovic per la squadra?
Ha fatto una buona partita, poi è un punto di riferimento in avanti e copre. Sono contento sia tornato al gol e quindi penso sia stato ben sostenuto dalla squadra. Ci parlo spesso: deve migliorare tanto sulla pulizia di gioco, ci stiamo lavorando.
-Danilo sembra un allenatore in campo...
Per me è stato una piacevole sorpresa: grande professionista e calciatore, sa come si gioca a calcio. Ascolta e aiuta nei confronti l'allenatore. È bravo sulle letture delle partite e ha fatto una grande gara.
-C'è stato da gestire il post-Ronaldo o altro?
Ronaldo se ne è andato tre giorni prima del mercato, ero arrivato da un mese e mezzo e tanti calciatori non li conoscevo. Credevo potesse bastare lavorare in un certo modo, poi abbiamo lavorato in un altro, alzando l'intensità, siamo diventati più squadra e ora i ragazzi sono meravigliosi. Sono contento perché è un momento della stagione importante: ci giochiamo uno dei primi quattro posti e la semifinale di Coppa Italia. E questo è grazie ai miei ragazzi che si sono messi a disposizione, che hanno voglia e l'entusiasmo di arrivare.
-Cosa pensa della possibilità che Dybala non possa più essere un calciatore della Juve dal primo luglio?
Ma no, io non so se lo sarà o meno, ci pensa la società con cui sono in linea e sento spesso. Io lavoro in questo modo: non è solo Paulo in scadenza ma ci sono altri giocatori nella stessa situazione. In questo momento da parte mia e da parte della squadra c'è bisogno da fare bene in campo. Se dipendesse da me? Io lo dico sempre che terrei i giocatori ma ci sono dei contratti e dipende da tante cose.
(Fonte: DAZN)
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