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A ciò si è aggiunto il costo della transazione con Allegri. L’intesa con l’ex allenatore ufficializzata ieri prevede, secondo le indiscrezioni, che Allegri rinunci a una buona fetta dei 7 milioni netti più bonus dell’ultimo anno di contratto. L’importo concordato dai legali delle due parti, relativo appunto agli emolumenti che dovevano essere corrisposti nel 2024-25, ricadrà interamente nell’esercizio 2023-24 sotto forma di accantonamento, non più a fondo rischi (come sarebbe stato nel caso dell’esonero), ma come costo a debito, perché una parte verrà saldata dopo il 30 giugno. Tecnicismi a parte, il bilancio 2023-24 presenterà un aggravio di costi - tra il lodo Ronaldo e la transazione Allegri - che spingerà la perdita verso i 200 milioni. Proprio per fronteggiare questo deficit la società aveva già completato nei mesi scorsi l’aumento di capitale da 200 milioni: la terza ricapitalizzazione in quattro anni, all’interno del piano di risanamento e sviluppo con vista sul 2026-27", scrive la Rosea.
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