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"Una festa vietata, vietatissima in zona rossa. Una telefonata al 112 nella notte, e poco dopo le 23.30, l’intervento dei carabinieri in una splendida villa sulla collina torinese. Una zona tranquilla, con vista sulla basilica di Superga, lungo la strada che si arrampica verso l’Eremo. In quell’edificio di tre piani ha vissuto Miralem Pjanic, il regista bosniaco passato in estate dalla Juve al Barcellona. Da settembre ci abita Weston McKennie, 22enne centrocampista texano, che mercoledì ha deciso di invitare a casa amici e compagni", scrive il Corriere della Sera che torna su quanto accaduto l'altra notte ai calciatori della Juventus.
Multati l'americano, Dybala e Arthur, ma stando al racconto di un testimone non erano gli unici juventini presenti. Le forze dell'ordine sono giunte grazie alla segnalazione di un vicino. Lo stesso che al Corriere della Sera ha ribadito: «Non credo che essere un calciatore famoso dia il diritto di essere sopra le regole. Verso le 22.30 sono uscito a portare a spasso il cane, ho visto una fila di auto parcheggiate a bordo strada e un gruppo di persone, tutte senza mascherina, di fronte al cancello. C’erano Mercedes con targa spagnola, tante Jeep e poi sono arrivati diversi taxi con a bordo giovani ragazze. Visto che le cene tra amici non sono consentite e il coprifuoco era scattato da un pezzo, ho deciso di avvertire le forze dell’ordine".
All'arrivo dei carabinieri i cancelli sono rimasti chiusi a lungo. Una volta aperti, è arrivata l'identificazione di una decina di persone. «Mi sembrano pochi — continua il vicino —, secondo me erano molti di più, magari qualcuno si è allontanato. Non ho nulla contro McKennie, che è un ragazzo tranquillo. E io sono un tifoso bianconero. Per questo mi dispiace, ma se invece di andare alle feste pensassero di più al campo...».
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