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Juventus, Weah si presenta: “Mio padre tifoso bianconero. Il mio ruolo…”

Daniele Vitiello Redattore/inviato 

Le parole del nuovo acquisto bianconero: anche a Torino un figlio d'arte come Thuram all'Inter

Timothy Weah, neo acquisto dei bianconeri, che ai canali ufficiali del club ha speso le sue prime parole sulla nuova avventura in Italia: "Sono entusiasta, onorato e felice. È un sogno che si avvera, la Juventus è uno dei migliori club al mondo. Sono felicissimo di essere bianconero".

Cosa ti ha spinto a scegliere la Juventus?

"Tutto. Il club, la sua storia, i giocatori, lo staff e la fiducia che tutti hanno riposto in me. Qui mi sento a casa, i tifosi sono venuti a salutarmi durante le visite mediche. Sono contento, mi sento a casa e non vedo l'ora di cominciare".

Il segno che ha lasciato tuo padre in Italia ha influito nella tua decisione di venire qui?

"Il periodo di mio padre al Milan fa parte della storia della nostra famiglia, ed è stato un momento molto importante. Ora suo figlio ha la possibilità di giocare in Serie A e di giocare in uno dei migliori club. È meraviglioso, la Juventus è una delle sue squadre preferite, è un grande tifoso della Juve. Ha facilitato la mia scelta".

Le tue qualità come possono sposarsi al calcio italiano?

"Penso possano conciliarsi bene, sono un giocatore intenso, che ama corre, crossare e fare assist. Penso che mi troverò bene con i miei compagni, spero di poterli aiutare a segnare tanti gol e giocare un bel calcio. Sono uno che lavora sodo, lavorerò duro per la squadra senza risparmiarmi e spero che i tifosi lo apprezzeranno".


Qual è il tuo ruolo preferito?

"Esterno basso a sinistra, penso che giocherò lì. Non vedo l'ora, è una posizione nuova per me ma mi piace molto. Ho fatto l'attaccante, ho giocato sulla fascia, mi aiuterà molto. Ma giocherò dove mi dice l'allenatore e dove servirà alla Juventus".

Cosa speri di raggiungere in Italia?

"Spero grandi obiettivi. Siamo una grande squadra, la squadra è fantastica, il mister anche. Noi dobbiamo solo lavorare e fare grandi cose".