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Kakà  svela: “Nel 2002 sarei dovuto andare al Brescia e poi all’INTER. Ma…”

Ricardo Kakà, intervistato dal Corriere della Sera, è tornato a parlare della bella accoglienza che i tifosi rossoneri gli hanno riservato dopo l’esperienza a Madrid. Alla domanda che cosa gli manchi del suo primo Milan la risposta è...

Sabine Bertagna

Ricardo Kakà, intervistato dal Corriere della Sera, è tornato a parlare della bella accoglienza che i tifosi rossoneri gli hanno riservato dopo l'esperienza a Madrid. Alla domanda che cosa gli manchi del suo primo Milan la risposta è semplice. "Forse qualche punto in più."Kakà non pensava che l'accoglienza a Milano sarebbe stata così affettuosa e sulla crisi sdrammatizza: "Io vedo le crisi come possibili momenti di crescita. Ricordiamoci che in passato la Juve ha trascorso anni difficili, anche l’Inter. Tutte le grandi squadre hanno avuto i loro problemi. Sono cicli. Fanno parte del calcio e della vita."

Kakà ha svelato un curioso retroscena per il quale, fossero andate diversamente le cose, avrebbe potuto vestire la maglia nerazzurra: "Nel gennaio del 2002 venne a San Paolo un dirigente del Brescia. Sarei dovuto andare a Brescia e poi da lì all’Inter ma in quel momento il San Paolo non era interessato. C’era il Mondiale in Giappone, fu deciso di prendere tempo»