I cori contro la Fiorentina e gli striscioni su Superga aveva fatto dire a Mariella Scirea, vedova del compianto giocatore juventino, che certe cose nella Curva nominata a suo marito non dovrebbero esistere e che forse è meglio togliere il nome del suo Gaetano da quel settore dello stadio. Apriti cielo. I drughi, noto gruppo di bianconeri, le ha scritto una lettera 'a cuore aperto': "da ora in poi il cognome Scirea non identificherà più il settore più vero e sincero dello Stadium, ma anche lei facesse altrettanto tornando a farsi chiamare con il cognome da nubile: Cavanna. Dovevamo immaginarlo analizzando il personaggio: d’altra parte, e questa è storia, varcò la soglia di Montecitorio grazie alla sua condizione di vedova di un grande campione, non certo per le sue qualità e tantomeno per la sua preparazione". Insomma parole durissime che certo non onorano la memoria di un uomo e campione come Scirea. Nessuna replica dalla sua famiglia, se non una battuta all'Ansa da parte di sua moglie alla quale i tifosi bianconeri hanno chiesto le dimissioni da presidente del Centro Coordinamento dei Juve Club: "Credo che la cosa migliore, l'unica di buon senso, sia il silenzio". Già.
le rivali
La moglie di Scirea: “Lettera della Curva? L’unica cosa sensata è…”
I cori contro la Fiorentina e gli striscioni su Superga aveva fatto dire a Mariella Scirea, vedova del compianto giocatore juventino, che certe cose nella Curva nominata a suo marito non dovrebbero esistere e che forse è meglio togliere il nome...
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