Il caso Milan, perché di caso si deve parlare, si sta dilungando nel tempo. Non è ancora arrivata la decisione dell’Uefa sulla possibile esclusione dall’Europa League del club rossonero. Il verdetto è atteso tra questo fine settimana e l’inizio della prossima: i giudici si stanno prendendo il tempo di scrivere al meglio il dispositivo della sentenza e le motivazioni. Qualora arrivasse la squalifica per un anno dalla coppa, il Milan comunque agirà andando a ricorrere al TAS. Secondo il quotidiano La Repubblica potrebbe trattarsi solo di un anno di squalifica e non due come è stato detto in alcuni casi. Ci sono in corso anche trattative per “sbloccare l’impasse intorno a Yonghong Li, presente ieri a Londra ne gli incontri tra Milan, Goldman Sachs e potenziali compratori. I colloqui proseguono con due/ tre gruppi Usa che seguono il dossier Milan da mesi”. E il giornale aggiunge anche: “Domani potrebbe essere fatta chiarezza sul rapporto tra Elliott e Yonghong Li. Scade il sollecito dell’hedge fund per il versamento di 32 milioni di aumento di capitale, non effettuato dal presidente cinese nel termine stabilito del 15 giugno. Potrebbe essere il fondo di Singer ad anticipare i soldi, con Li rimandato al 28 giugno per l’ultimo appello”.
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La Repubblica – Milan, non trova la conferma l’ipotesi di due anni fuori dalle Coppe
I rossoneri rischiano di non giocare l'Europa League. La sentenza Uefa è attesa o per il fine settimana o per lunedì
(Fonte: La Repubblica, 21-06-2018)
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